Ti prende a poco a poco. poi un giorno ti rendi conto di conoscerne i personaggi e renderti conto che sono persone vere. basta, qui non si recita più. pietro guerra è uno di noi con i nostri problemi e con una vita non facile da conciliare con un lavoro non facile. e ramaglia? è uguale al poliziotto mio vicino di casa. sempre in lotta per arrivare a fine mese. ma quando ti accorgi che sperandeo può essere un personaggio positivo e addirittura un poliziotto, dopo una vita passata a "delinquere", ragazzi e qui che scatta la magia. e qui che ti spieghi come si può aver nostalgia per uno come pettenella. e per la miseria non fatelo morire. non farlo morire caro sceneggiatore, perchè già con la morte di amato hai forato. finisce che anche noi del pubblico mettiamo mano alla fondina... comandi.
Bella, ben realizzata. Le sceneggiature sono credibili e si rifanno alle vicende reali che tutti i giorni appaiono sui giornali. Ottima pure la fotografia e la ocolonna sonora. L'unico neo riguarda la recitazione: alcune battute in napoletano stretto sono difficili da capire per noi del nord.
Secondo me la squadra è un raro esempio di fiction italiana riuscita bene perchè, come accade spesso nei telefilm americani, gli attori sono veramente nella parte, sembrano dei polizziotti veri (parlerei in particolare al maschile perchè le donne, a parte la 'Veneziani' sono scarsine come tutte le attrici italiane contemporanee).