Non vorrei commentare il film, che ho comunque trovato gradevole, e abbastanza interessante nel contesto storico, ma solamente chiedere conferma su questa mia annotazione. Nella scena prima della battaglia finale l'attore che interpreta il francese, si veste di tutto punto e compare insieme ad una bandiera tricolore francese con gigli dorati. Ora visto che durante quegli anni la Francia era ancora governata dalla monarchia e il vessillo ufficiale era una bandiera a sfondo bianco con gigli violetti, si direbbe che si siano mescolate le due bandiere, sfruttando appunto i tre colori blu-bianco-rosso, divenuti ufficiali solo dopo la Rivoluzione francese. Dico bene? Chi vuole risponda. Grazie.
Con un attore come Mel Gibson e un tema storico di grande interesse si poteva fare senz'altro di piu'.Certe immagini di battaglie e paesaggi elaborate al computer mi sono sembrate piuttosto "artigianali". Il film inoltre poteva durare almeno 20 minuti in meno, dal momento che nella parte centrale a quelle reiterate e ridicole spiritosaggini degli sposini, avrei senz'altro rinunciato.Pertanto avendo visto anche "Braveheart" dico che il paragone e'improponibile dal momento che tra i due film c'e la stessa differenza che passa tra TOTO' e Jerry Cala'.
Anche io mi stupisco come una persona matura ed adulta possa 1) produrre una porcheria come questa 2) apprezzarla e addirittura elogiarla... classico film che rende solo sotto effetto da acido lisergico! la banalità e il sensazionalismo per un mel gibson ancora sotto effetto we were soldiers!
Basta con questi films tutti uguali,sembra un costosissimo spot della marlboro country.La scena più squallida è quella del volontario di colore che offre la sua vita per la patria...ridicolo
Niente male davvero questo lavoro del buon Rollando Emmerich, ne è passata di acqua sotto i ponti da quando dirigeva il fido Michael Parè per basi lunari, ha appreso la lezione delle major da buon scolaretto ed ora ci propina, ogni due anni, il suo contributo al cinema di qualità. Qualità unita alla sostanza: ricostruzioni accurate, abiti sfarzosi, scene di massa, cattivi che più cattivi non si può, protagonisti con passato oscuro e tormentato, sventolio di bandiera stelle e strisce in dissolvenza, the end. Deja vù, ma non c'era quel regista televisivo che qualche anno prima aveva diretto qualcosa di simile? Arrivava da quella serie poliziesca inverosimile di quello sbirro che guidava un testarossa bianco, no, non Magnum P.I, girava con uno scontatissimo partner nero vestiti sempre Armani, che con lo stipendio da appuntato lo sa solo lui come fa. Lo stesso regista, che qualche anno prima del signor Demme, aveva affrontato le fauci del dottor Lecter.Trovato! Michael Mann, e il titolo era "L'ultimo dei Mohicani" beh ma il nano Mel è più in palla del bolso Day Lewis, e poi con quegli occhi azzurri può fare quello che vuole, massì diciamolo pure, forse il Patriota non è originalissimo ma la recitazione sopra le righe dei cattivi, raggiunge i maestri osannati da tarantino: Lenzi e Cozzi. Consiglio vivamente ai ragazzini di confrontare i due film e notare i colpi di genio realizzati dall'autore di GODzilla e la pochezza di un artigiano, autore di un docu-dramma filo iracheno dal titolo Alì. Viva i milioni di giovani Patrioti che continuano a sostenere il buon cinema Maccartista opss volevo dire liberista, viva lammerica,viva MTV, la mamma e il cinema del brockbuster/ mediaset/ forzasvizzera/ ildudi/ lavelina/ silvioberlusconiedittore.