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8 1/2

Opinioni presenti: 33
Media Voto: Media Voto: 8.5 (8.5/10)

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Al ragazzo che ha dato 1 stella a 8 1\2

(10/10) Voto 10di 10

Eterogenea non comparari possit. Non possono essere comparate cose diverse. E lo diceva Tommaso d'Aquino. Quindi, lungi dal picconare inconsultamente i film americani, dico comunque che chi non capisce nulla di cinema, di fronte a certi capolavori dovrebbe solo tacere e contemplare. Vero, non è un film semplice, nè dei più accessibili al pubblico, ma non penso che sia l'artista che si debba adeguare al suo pubblico: altrimenti si sfocerebbe nel commerciale- che, com'è noto, è una bolla di sapone destinata a svanire al primo alito di vento. E' sempre l'interlocutore che si deve adeguare e deve sforzarsi di comprendere il linguaggio dell'artista e quanto questi comunica con l'opera d'arte. Per concludere, io ho conosciuto Fellini con "Amarcord" e allora avevo 13 anni; tuttavia quel film mi ha affascinato ed è stato il porto da cui sono partito per il mio viaggio nel mondo del cinema- che dura tuttora. Senza ombra di dubbio, "8 1\2", con "La dolce vita", permette di asserire che Fellini costituisce, con de Sica e Pasolini, un'ideale triade dei cineasti italiani- un po' come Dante, Petrarca e Boccaccio costituiscono le "tre corone" della letteratura italiana.



Stefano, 21 anni, Verano Brianza (MI).




Cinema nel cinema, sogno e realtà

(10/10) Voto 10di 10

Regista in crisi di ispirazione raduna un gruppo eterogeneo di attori per creare un film di cui ancora non immagina chiaramente la trama. Prende ispirazione dalla propria vita e, mischiando sogno ed immagini reali, presente e ricordi remoti, desideri repressi e fatti concreti, cerca di dare tutto sè stesso nella nuova opera, fra le eccessive pressioni dei produttori, degli attori, della stampa, di moglie fedele ed amante volubile. Un film intenso, originale, strano fino all'inverosimile, impregnato di visioni oniriche. Un'opera con cui Fellini vuole esprimere tutto sè stesso, analizzare la propria mente, la propria confusione interiore, la propria natura mista di genialità e fragilità. L'opera di un genio che raffigura in modo quasi fiabesco sè stesso, la propria intelligenza ed i propri grandi limiti. Non è difficile da comprendere: è confuso, intricato, contradditorio quanto lo può essere una persona straordinariamente intelligente, ma tutto risulta chiaro, in un sapientissimo gioco ad incastri in cui il presente si mischia perfettamente col passato, in cui ad ogni atto recente si dà una spiegazione nel vissuto dell'infanzia e nei traumi subìti, in cui alle possibilità del quotidiano fanno riscontro i desideri irrealizzabili di un uomo vanitoso, narcisista, egoista, ma anche poetico, sensibile, desideroso di mostrarsi agli altri e di essere da loro compreso. Una buona interpretazione di Marcello Mastroianni, alter-ego indiscusso di Fellini. Brava anche Sandra Milo nella parte, sostanzialmente, di sè stessa. Splendide musiche e limpida, intensa, onirica la fotografia. Una fantasia un po' malata cerca forse la propria salvezza autopsicanalizzandosi e, alla fine, Fellini trova un certo, seppur non perfetto, equilibrio interiore, nell'amore per la moglie, per il cinema, per chi lo aiuta sul lavoro, per gli amici più stretti. Un film che non vuole insegnare nulla, ma che bensì è un'autocelebrazione, megalomane ma profonda, psicopatica ma geniale. Un autoritratto che non cerca di celare neppure l'inconscio più fastidioso, le macchie sull'anima, la sofferenza più incancellabile. Un atto di vanità e, nel contempo, di grande coraggio. Il montaggio, le scenografie, il contrasto luce-ombra, i dialoghi ed i silenzi, i costumi quasi irreali... tutto è frutto di eccezionale fantasia, di grande profondità d'animo, di immensa professionalità, e fa del film nel complesso un capolavoro del cinema mondiale.



Angela, 26 anni, Mn.




immenso

(10/10) Voto 10di 10

Anch'io vedi questo film al cinema più o meno a 17 anni..è stata forse questa visione che mi indotto a laurearmi in storia e critica del cinema..mentre anche un grandissimo film come "La dolce vita" mi pare mostri qualche segno del tempo, 8 1/2 al contrario appare tutt'oggi un'opera modernissima e lucidissima. Senza dubbio tra i più grandi di sempre(a in questi giorni nelle sale c'è il film di costantino e daniele..come ci siamo ridotti mamma mia)



Alessio, 28 anni, Cecina (LI).




Il punto più alto raggiunto dall'arte cinematografica (finora)

(10/10) Voto 10di 10

Vidi questo film quando avevo 17 anni, e mi sconvolse. da allora, ogni volta che vado al cinema, non posso fare a meno di paragonare il film che sto vedendo con 8&1/2, ed è una tristezza :( ! così mi ritrovo a cercare in rete le opinioni degli altri su questo film, per capire se sono l'unico fulminato in questo mondo, e purtroppo mi capita troppo spesso di leggere commenti del tipo "egocentrico" o "autocelebrativo", ma un artista non può esprimere nient'altro che se stesso nelle sue opere, allora l'intera arte del mondo è egocentrica e autocelebrativa? la grandezza che io vedo in 8&1/2 non è la grandezza della storia che racconta... piuttosto la perfezione con cui viene raccontata! il film non si capirebbe ?!? fellini ci ha espresso se stesso fino all'anima (e la maggiorparte di noi ne uscirebbe sconvolto dall'incontro con il proprio subconscio), casomai ci ha fatto capire tutto! un film che rende fieri di essere italiani (tra l'altro siamo fortunati a poter vedere 8&1/2 senza sottotitoli). musica perfetta, montaggio perfetto, mastrianni perfetto... 8&1/2 perfetto



Vito, 29 anni, Potenza (PZ).




L'insostenibile leggerezza della vita (e del cinema)

(10/10) Voto 10di 10

Una riflessione sull'arte, sull'ispirazione frustrata dal criticismo si riversa in quella sul passato, sui primi turbamenti sessuali puniti dall'educazione rigidamente cattolica. e la ricerca di una dimensione appagante e totalizzante sembra proibitiva a chi è incapace di voler bene. ma basta poco a trasformare uno stato d'animo, tanto la vita è leggera. fellini non cerca mai la didascalia, ma la visione, sfruttando tutto ciò che il cinema può dare, e realizzando uno dei film più belli di sempre.



Andrea, 25 anni, Treviso.





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