Film pretenzioso, a cominciare dal titolo che tradisce un obiettivo ambizioso quanto lontano dall'essere raggiunto. Il "senso della vita" che Puglielli ci vorrebbe spiegare nei 99' della pellicola viene soffocato da una sceneggiatura debole, da una regia che non riesce a tenere il passo di una trama originale, un sogno onirico popolato di strani personaggi a metà strada tra Bunuel e Almodovar...
Eppure l'idea c'è. La recitazione anche (la Mezzogiorno in particolare non tradisce le aspettative).
Voto 6 di "incoraggiamento" per un'incompiuta. Belle le musiche di Giuliano Taviani.
Sono Michele Sueri operatore di macchina. Ho visto poc'anzi il film di Puglietti e a dire il vero l'ho noleggiato per la presenza di Giovanna Mezzogiorno che mi affascina da quando fece un uomo per bene con Michele Placido. Che dire di questa storia paranormale? La trovo caotica, un miscuglio tra fantascienza etiana o spielberghiana e la commedia all'italiana. Ho trovato troppo plateale la presenza ed il ruolo di Albertazzi, ma del resto lui, proviene da una impostazione teatrale. Interessanti gli argomenti filosofici Kantiani, la cosa in sè, ecc, ma deludente la contraddizione dell'azione in cui Albertazzi trova Giovanna e la divora di sesso, sostenendo che è arrivato il momento: ma che, doveva andare in bagno? non capisco.