C'è da precisare innanzitutto come il film non parta da un'idea proprio originalissima, anzi..la casa in campagna (fuori Roma) dove viene organizzato un nostalgico ritrovo tra amici prima che la stessa organizzatrice abbandoni la casa (Compagni di Scuola - Carlo Verdone).
Detto ciò il film scorre piacevolissimo, troviamo il meglio giovani attori di casa nostra che rendono partecipe lo spettatore per tutta la durata nonostante la lenta sceneggiatura senza mai annoiare (ennesima prova maiuscola di colui che ritengo attualmente il migliore, ossia Santamaria).
l'ho visto una settimana fà su sky e mi è piaciuto così tanto che né scrivo due righe:
maria sole tognazzi si rivela nella sua opera prima con un film intimistico e "delicato"(come giustamente molti hanno detto). ritratto riuscito di giovani che si sono da poco affacciati alla vita e già ne avvertono le prime difficoltà e sconfitte..e il loro "acccontentarsi".. fa' riflettere lasciando un velo di malinconica rassegnata dolcezza..davvero commovente!!
uno dei film più belli che ho visto quest'anno!!
maria sole continua così.. con "questo stile".. hai talento!!
Bellissimo, ad ennesima dimostrazione della solidità del cinema italiano, quello vero, che volta le spalle ai volgari de sica/boldi/pieraccioni. una storia semplice (un po' "il grande freddo" un po' "compagni di scuola"), quella di alcuni amici che si ritrovano dopo diverso tempo e scoprono quasi tutti che la loro vita non ha preso la strada che speravano. e allora in un marasma di tristezza ma anche di grande speranza e attesa il passato prossimo del titolo riemerge per ricordare loro attimi brevi ma indimenticabili di poco tempo prima, di quando erano spensierati, belli, disposti quasi a tutto e pressochè invincibili. il film ha una regia stupenda (maria sole tognazzi non ha niente da invidiare ad un muccino)una fotografia meravigliosa (bella l'idea di mostrare i flash-back sempre con un sole abbagliante) ma soprattutto degli ottimi interpreti. su tutti santamaria e oliva a cui tocca la parte dell'antipatico, quello che oltre che col futuro deve scontrarsi anche con il proprio passato familiare e dimostrare di potersi elevare al di sopra dei fasti del padre attore. bello... veramente
L'ho visto oggi pomeriggio...ne avevo sentito parlare a suo tempo, l'ho incontrato al Blockbuster, me lo sono portato a casa. E' un film delicatissimo, nel doppio senso di trattare con delicatezza delicati passaggi: senza perdersi in elucubrazioni sul tempo che passa, lo fa vedere così com'è, passante. La "chiave" di Pessoa alla fine rende esplicito ciò che ognuno riconosce di vivere o aver vissuto, dopo averlo guardato: l'ansia insaziabile di essere se stessi e un'altra persona.