Innanzitutto non leggete la mia opinione se non avete visto il film. Un film visionario e cupo, più in generale lo definirei strano: all' inizio si cerca di trovare il collegamento tra flashback del vietnam e allucinazioni del protagonista anche se la situazione non appare ben chiara; man mano si capiscono più cose fino al discorso col chimico, la cui veridicità viene confermata dalla scena finale nel vietnam. Secondo me jacob's ladder rientra come genere nell' horror/thriller psicologico perchè viene descritto il misterioso dramma del protagonista anche con scene forti (es. quella in cui trasportano jacob tra pazzi e corridoi pieni di sangue mi ha colpito), senza però cadere in un banale horror (la storia è quindi ben realizzata). Inoltre la vicenda del protagonista mi ha suscitato anche un pò di commozione: un soldato, drogato e usato come cavia per scopi bellici, che vive i suoi ultimi momenti di vita tra immaginazione e ricordi del suo passato... di certo non una bella esperienza. Da segnalare infine alcuni elementi di questo film sono stati ripresi in diverse opere degli anni seguenti: oltre a silent hill (non ho provato il gioco, ma ho visto la trasposizione cinematografica), il sesto senso (il protagonista convinto di essere vivo e il colpo di scena finale) e giochi/film sulle sperimentazioni chimiche in ambito militare (resident evil e il virus t, max payne e la valkiria).
e' un film molto bello, da consigliare agli amanti del genere. Le visioni e gli incubi sembrano diventare realtà(bellissima la scena dell'ospedale verso la fine del film).Il finale è originale e per niente scontato, il film mi ha ricordato molto come genere Lynch e per certi versi cronenberg.
L'unico film di Adrian Lyne non concepito per il grande pubblico è una pellicola molto insolita nel cinema americano degli anni '90. Visionario e sgradevole, a tratti sorprendente e solo un pochino compiaciuto, è un film che dimostra che il suo autore, se lo volesse veramente, sarebbe in grado di fare film più seri di "9 settimane e ½".
Tim Robbins è notevole, Elizabeth Pena (sua moglie nel film) decisamente sensuale. Ma ciò che convince di più è la costruzione narrativa, soprattutto verso la fine del film. E malgrado il finale a rischio non si svacca nel patetico. Consigliato.
Inanzitutto il titolo orrendo in italiano... toglie un buon 25 % di appeal
al film.
Qui Laine prende Lynch lo mescola coi suoi incubi ( che non sono quelli di
David) e ne tira fuori un film impressionante.
Il senso di stare su una barca che cade a pezzi.
Visto adesso puo' perdere un po' del suo vigore... ma il film merita la
visione. Soprattutto per chi ama film forti e poco rassicuranti.
in breve: Tim Robbins e' un reduce del Vietnam, che comincia a subire strane
visioni. Allucinazioni? altre verita'? Mondi paralleli? :a confusione regna
sovrana...poi.......
giudizio: Un buon film solido che non annoia... alcune volte eccessivo, ma
di sicuro impatto.
Non è uno di quei film che coinvolga o faccia venir voglia di rivederlo, anche solo per notare i piccoli particolari (parlo personalmente); è un film che nasce e muore lì, proprio come il protagonista. Alterna momenti appassionanti a molto noiosi e ripetitivi, finchè non ha un'impennata nel finale quando si scopre la verità, l'inizio della fine. Peccato perchè il tema è davvero interessante e Tim Robbins è già un grande.