Pur non avendo quello che si dice un "lieto fine", questo bellissimo film mi ha infuso una sensazione di serenita' e
dolcezza come non mi capitava da tempo... come in genere
capita solo leggendo il libro del cuore... Lo rivedro' presto... peccato che ce ne siano in giro pochio di film
cosi'...
Ho guardato questo film incuriosito dal tema delle vite opposte che si incontrano, dopo essere state vissute, con i giusti rimpianti. non avrei potuto immaginare una realizzazione migliore, tutto è poetico e malinconico, l'atmosfera che si respira è adattissima al tema trattato. i dialoghi beffardi, cinici, reali, gli sguardi sinceri, le incertezze dei protagonisti, le riflessioni su una vita ormai andata... la regia, la fotografia, la scenografia, le musiche, tutto è al suo posto e di alto livello.
meravigliosa l'allegorica scena del carcere e delle chiavi.
uno dei migliori film drammatici degli ultimi tempi, assolutamente da vedere se vi piace il genere.
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una piccola nota: diverse persone hanno scritto di aver abbandonato il film dopo i primi 30 minuti perchè era lento (non capirò mai le persone che guardano un drammatico sperando che sia veloce e ricco d'azione...), e in una scena del film viene recitata la frase "oggi non c'è più nessuno che aspetta per tutta la vita": beh sembra che leconte abbia colto nel segno.
Un film semplice semplice, ma capace di far riflettere sull'animo umano, sempre alla ricerca di quella senzazione che ancora ci manca per sentirci appagati
Non c'è tempo. tutto si sussegue velocemente; le scelte, gli spazi, le icone.
come se un calderone bollisse le interazioni possibili; poi un invidiabile sformato di compressione temporale e cognitiva.
siamo pronti a fare il salto verso altre possibilità? siamo preparati per accendere la televisione e vedere l'alter ego compiere rapine e coraggiosamente sfidare luoghi e situazioni che così tanto riusciamo solo ad immaginare?
andiamo dal barbiere gli chiediamo un taglio giovanile, a spazzola, come quello dell'attore , brad pitt, in "fight club"; lui ci guarda sorpreso proprio come se a 60 anni non fosse più possibile deviare dal solito clichè di capello medio lungo. la cosa buffa è il complimento per l'imprevedibilità.
nel frattempo ci apprestiamo a stilare il piano della nostra rapina che, attenzione, non si pensi che sia la rapina del secolo o una di quelle trovate geniali della truffa, ma è un "atto criminale" quotidiano, noi ci viviamo di questo; è una semplice, facile, tranquilla rapina.
la nostra casa è un labirinto di mobili ereditati, di quadri di famiglia, di carte da parati scrostate e consunte. possediamo quegli oggetti, ma non ci identificano o almeno vorremmo scostare questo pensiero;
un'altra possibilità è ciò che avremmo voluto.
alle cinque arriva il ragazzino per la lezione di francese. balzac e poesie non incuriosiscono la giovane mente e gli stratagemmi che poniamo per catturare la fantasia appaiono ripetitivi; i nostri piccoli artefatti quotidiani li troviamo canonici, ma non riusciamo ad eluderli. ad un certo punto si delinea qualcosa; il capello bianco delucida. guardiamo lo specchio, uniamo le due mani; indice medio e pollice sono tesi, dritti, i restanti due congiunti...pum, spariamo.
ed eccoli: i soldi,tutti lì, rilassati e docili, tante le mani che li hanno contati, mostrati, scambiati, leccati; aspettano solo noi o il banchiere addetto. pum, uno sparo, due...qualcuno ha fatto la spia, cadiamo a terra.
luce blu...la stessa luce prima di un trapianto di cuore, la stessa luce di una mattina che rischiara la nostra rapina fallita.
il treno parte di nuovo, arriva e nuovamente parte.
"l'uomo del treno" di patrice leconte sembra narrare storie incrociate e figure immaginate che compiono atti eroici o che fulminei si lanciano alla ricerca di conoscienza e poesia inascoltata.
l'interrogativo posto da leconte è ormai un classico di alcuni generi cinematografici che meglio sanno affrontare introspettivamente l'uomo e la sua natura complessa ed insoluta.
un bel fim da vedere in compagnia della nostra affermata carriera, non male mentre la vita è in evoluzione, pessimo se insoddisfatti o in attesa di trovare un collega di rapina.
complessivamente tra le critiche ed il web è stato promosso con una media di 7 stelle su dieci.