Sembrerebbe troppo romantico, ma la vita scrive davvero storie del genere.
questo film non solo fa pensare a quanto sia importante riuscire a chiudere con il passato, guardando fiduciosi verso il futuro, ma soprattutto a vivere consapevolmente il presente, essere grati alla vita, se siamo stati così fortunati da aver conosciuto il vero amore.
Ho visto in dvd qualche giorno fa' questo film che non conoscevo: mi ha sorprendentemente colpito sia l'interpretazione degli attori (kevin costner e robin wright penn oltre che di paul newman). e' una storia davvero bella, semplice ma che allo stesso tempo colpisce dritta al cuore e ai sentimenti. non mi aspettavo, lo confesso, il finale in questo modo (non lo racconto per non rovinare la visione a chi non avesse - come me fino a qualche giorno fa - visto ancora il film).
comunque devo dirvi che lo consiglio davvero; soprattutto lo consiglio a coloro i quali amano le storie con alla base il filo conduttore dell'amore e dei sentimenti.
grazie a filmup per avermi dato la possibilità di scrivere qualcosa sui film che vedo e dei quali posso raccontare qualcosa a chi volesse avere un parere sulle varie visioni (di film, ovviamnete).
comunque, tornando a "le parole che non ti ho detto" (titolo originale americano "message in a bottle"), vale tutte le 2 ore di durata.
buona visione.
Trovo che il film abbia parecchi momenti e sfumature che catturano lo spettatore, coinvolgendolo nella trama. E' forse un po' lento, ma i ritmi su cui è imperniata la storia giustificano questo svolgersi delle cose. Credo sia un film che può essere apprezzato più da un pubblico femminile che non da quello maschile, per il tipo di rapporto che si instaura fra i due e perchè il protagonista - maschile - è una persona fragile, che ha bisogno di essere aiutata. Un uomo si identifica difficilmente in un protagonistà così dubbioso e bisognoso di aiuto e quindi a parer mio tende a non avvicinarsi a lui.
L'ambiantazione è eccellente: sobria , ma suggestiva. Gli interpreti, compreso Costner, mi sembra abbiano fatto un bel lavoro, come il regista.
Definire "Le parole che non ti ho detto" un bel film, un film di contenuti e di emozioni sarebbe come definire "Incantesimo" la famosa soap televisiva un capolavoro degno di Kubrick. Il filmetto in questione, pensato e realizzato a tavolino come un pilot per una bella novelas tutta paesaggi e calde emozioni, risulta alla lungo lento, trito e privo di mordente. La sceneggiatura è scontata e i dialoghi sono talmente banali che la successione delle battute viene immaginata e prevista anche dallo spettatore meno attento. Gli attori svolgono il loro compito come bravi scolari diligenti senza dare nessuna emozione in più di quelle previste sulle pagine del copione e anche il grande Newman sembra parodiare se stesso come le guest star in Love Boat. Rivedendolo in televisione (canale 5) si ha la netta impressione che sia stato studiato per gli inserti pubblicitari che non rallentano il già lento scorrere della pellicola, ma che la integrano dando l'impressione che sia un tutt'uno. Tutto è calcolato per dare al pubblico più ingenuo quello che desidera senza stare ad approfondire un granchè ne della psicologia dei personaggi (profondi quanto quelli di un fotoromanzo Lancio) ne la verosimiglianza degli eventi (abbastanza immaginifici). Il finale, incollato sopra e assolutamente incredibile, tenta di risollevare le sorti di un opera a cui mancherebbe solo l'happy end per annoverarla tra quelle più insulse e insignificanti; ed invece così la rende inevitabilmente grottesca. Nota per i e le fans di Kostner: Se vi interessa il vostro mito in alcune delle sue espressioni facciali più intense e più inutili e fuori luogo della propria carriera guardate pure questa pellicola: non ne resterete delusi.
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(7.5/10)
