Un film decisamente esilerante!!reso ancora più bello dalla presenza di hugh grant!se4 non lo avete ancora visto correte a farlo!ne vale la pena anche solo per i suopi splendidi occhi!!!!!
Si tratta di una commedia che, con tono simpatico e umoristico, ma anche drammatico ed emozionante, affronta temi che fanno riflettere. Al centro, come dice il titolo, c’è un ragazzo dodicenne, Marcus, in piena crisi sia in casa che all’esterno. Gli manca il padre e vive con una madre hippie che soffre momenti di grave depressione e tenta addirittura il suicidio. Va a scuola, con un modo di vestire, un taglio di capelli e un’aria trasognata, che lo porta a non integrarsi e ad essere preso in giro dai compagni. E’ dunque un minore a disagio, con destino segnato verso l’emarginazione. Ma ecco che trova casualmente chi lo aiuta. Non lo si crederebbe, da tutti è ritenuto – ed effettivamente tale si comporta – uno scapolone egoista e nullafacente, che a 38 anni ancora non prende le sue responsabilità, scansa ogni impegno e ogni rapporto serio, per passare le giornate nel divertimento e nella ricerca di avventure con donne compiacenti. D’altra parte i soldi non gli mancano, ha una bell’auto sportiva e tutto il tempo occupato dai suoi hobbies, dalla musica e dalla TV. Il suo slogan: non è vero che “nessun uomo è un’isola”! Will, così si chiama nell’ottima interpretazione di Hugh Grant, corteggiando una “single” viene a conoscere Marcus e i loro destini si incrociano. C’è la madre da portare urgentemente all’ospedale, da ospitare il ragazzo che il pomeriggio non sa dove andare, da comprargli le scarpe e il cd con la musica rap “che vanno di moda”, da difenderlo dai compagni, da accompagnarlo nella sua esibizione al concerto della scuola, da ascoltarlo nelle sue confidenze e nei primi amori, insomma da capirlo nella sua crescita di preadolescente e nei suoi problemi… Quasi senza accorgersene, un poco alla volta, Will fa tutto questo e recupera quell’attenzione e quell’impegno verso gli altri che prima non aveva e che comincia a “riempire” diversamente la sua vita, tanto da darle più senso e soddisfazione. Marcus l’aveva toccato con mano, già in famiglia, e ora ripete apertamente: non basta la coppia, occorre aprirsi ed è proprio vero che “nessun uomo è un’isola”! Se da un lato possiamo trovare rappresentata in questo film la “società senza padre” in cui l’uomo tende a sfuggire le proprie responsabilità, dall’altro possiamo pure vedervi che ci vuole poco per recuperare quella presenza – e anche quella paternità educativa - che tante volte viene a mancare. Basta esserci senza fuggire, basta farsi vicini.
Ero con altre persone, questo mi ha impedito di fuggire dalla sala cinematografiga.
Ho trovato questo film molto noioso, con un attore che purtoppo, a 40 anni suonati, non riesce ancore ancora ad uscire da quel ruolo, che ormai vediamo impersona da circa 20 anni.
Peccato!!! se non fosse così fedele a se stesso, potrebbe essere anche carino...