Film ben fatto e originale, ma ci sono alcune parti che non mi convincono...si voleva fare un film grigio o più una commedia? questa discrasia non mi è chiara.
Ho cercato di vedere un film osannato da critica e pubblico: LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT, ma dopo un quarto d'ora ho desistito. Il film è parlato in un romano di borgata incomprensibile, ma soprattutto è di una violenza per me eccessiva: pugni, coltellate, spranghe in testa, sangue che schizza e sprizza da tutte le parti... decisamente non è il mio genere. Per me la violenza al cinema va fatta intendere, ma non mostrata in maniera così aperta e compiaciuta.
Dopo tanto sono riuscito a vederlo, mi aveva sempre incuriosito il titolo e non avevo mai approfondito la trama, che gran bella sopresa!!!
Bel film, bravissimi gli attori principali, mi è davvero piaciuto molto!! (Marinelli me fa morì! :) )
Finalmente un film italiano ben fatto, che riesce a coinvolgere per tutta la sua durata. La mancanza di effetti speciali ed uso di CG, di cui si abusa normalmente nelle pellicole di questo tipo, ha dato spazio alla notevole performance recitativa degli attori.
Il voto 10 è eccessivo ma era doveroso per contrastare chi ha messo un pallino senza cognizione di causa.
Lo chiamavano Jeeg Robot deve essere considerato un cult. Un misto di Tarantino
e Nolan in una produzione italiana ambientata nel sottobosco della criminalità romana.
Un buono triste e insicuro come si confà ad ogni eroe marvel, la bella sciupata, triste che
vive in un mondo parallelo, e il cattivo... strepitoso! La differenza la fanno sempre loro:
i cattivi. Che non si redimono, folli, borderline. Marinelli è tutto questo e lascia al palo
i vari Joker Holliwodiani pieni di effetti speciali. Ricorda ancora una volta a tutti
che gli attori italiani sanno recitare qualsiasi copione in barba alle preconfezionate
produzioni USA milionarie. Spiace che qualcuno non apprezzi la bellezza cruda e il trash
romantico di questo capolavoro, forse perché assuefatti dalle pellicole d'oltreoceano
con cui é cresciuta più di una generazione di italiani che le alimenta al botteghino.