Ho visto tutti m aproprio tutti i film di Cronenberg. Dopo "La Mosca" il regista e' stato caèpace di un aparabola vertiginosa al ribasso che lo ha portato a produrre nonsense cinematografici di inimmaginabile insulsaggine. In questo ultimo "lavoro" (pfui), si disserta sulal vendita di escrementi , di diarrea, la grande (ex) attrice Julianne Moore sul water fa riflessioni filosofiche del tipo farmi o non farmi un clistere. Poi molla una "bronza" cioe un venticello sonoro da far tremare il cinema.Veramente scorci di cinema d'autore. Un bambino spara accidentalmente a un cane. Visioni oniriche ogni dieci minuti. Trama assurda, inutile, soporifera. Emozioni zero. Gratis becerume e volgarita peggio dei cinepanettoni. Attori sprecati , regista che ormai farebeb bene a dedicarsi a qualceh bocciofila di Polisportiva. Ma dico: coem si fa a recensire una tale schifezza, un tal nulla, un simile ruminare di cinema in modo positivo. ??? Giu l amaschera intelligentoni , grandi intenditori dell'utlima ora, questo e' trash , spazzatura, pattume.
..la forza di questo film sta nell'equilibrio/disequilibrio.
equilibrio del montaggio , della musica (mai oltre) e delle inquadrature che riescono a creare un opera magicamente uniforme .
equilibrio che ognuno di noi cerca di mantenere ipocritamente ogni giorno e che spesso sfocia poi in schizofrenici disequilibri.
protagonisti ingabbiati nella loro convinzione di "Libertè".
Film banalissimo, lento ed incapace di emozionare e coinvolgere, e questo nonostante vi siano alcune sequenze sorprendenti, di una violenza inaudita e quasi onirica, e nonostante il lodevole, sebbene goffamente realizzato, intento di costruire una storia basata quasi solo sulle ingannevoli percezioni della mente.
Non c'è una trama che avvinca, non c'è un messaggio che non sia stereotipato e già visto, non c'è alcun serio tentativo di rendere i personaggi originali e vivi, non c'è ritmo, neanche nel finale, che scorre addosso come pioggia sporca. Anche se lo si vedesse come un mero esercizio di stile, sarebbe un esercizio di stile mediocre, vuoto e freddamente formale. E francamente pagare il prezzo pieno del biglietto per vedere l'esercizio di stile di un regista che ha esaurito la vena creativa mi sembra quasi una truffa.
L'unico messaggio che arriva è quanto siano emotivamente carenti, mentalmente e sessualmente tarati (con tanto di banalissima scusante genetica) ed ignoranti di igiene personale gli americani, almeno in quel di Hollywood). Sconfortante...
Concludendo, ne sconsiglio la visione, a meno che non siate fans del regista disposti ad accettare un prodotto meno che mediocre.
Trailer in versione italiana (it) per Persepolis (2007), un film di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud con Paola Cortellesi, Sergio Castellitto, Catherine Deneuve.