Questo Hummingbird(il titolo originale fa riferimento al "colibri'" è stata una vera sorpresa del 2013 con la solida regia di Steven Knight.
Il film racconta le vicissitudini di un ex militare, con traumi post-guerra mai superati, e la sua vita da fuggiasco in quanto ricercato perchè colpevole di crimini di guerra.
Ormai divenuto un reietto drogato"homeless" nel film è ben evidenziata la sua sofferenza nella ricerca di una possibile "redenzione"(anche grazie ad ottimo/nuovo/profondo Statham,forse nella sua migliore interpretazione fino a qui). Nella sua ricerca vengono inseriti il ritrovamento di una sua amica/homeless uccisa(con conseguente ricerca del suo uccisore), l'amicizia con una giovane ragazza-suora ,la malavita sempre presente nei sobborghi britannici.
Si sottolinea la fotografica,quasi sempre notturna, di Chris Menges che crea un atmosfera disperata,quasi da noir.
La regia gestisce egregiamente dei tempi che sono dilatati ,dove si passa da momenti di pura riflessione sull'anima del protagonista ad esplosioni di violenza messe in scena magistralmente.
dareius
Come anticipato nel titolo la presenza di Jason Statham è l'unico motivo per vedere questo film.
Mi riferisco solo ad i suoi ammiratori (come il sottoscritto) perché, per chi non lo apprezzasse o chi non lo conoscesse, non si tratta certo della pellicola consigliata per scoprirlo o rivalutarlo. (a dire il vero le capacità del suo manager di scegliere i film in cui farlo recitare sono discutibili: se sommiamo questo film a "In name of the king" e "Safe" siamo già a 3 titoli che vanno a macchiare la sua carriera)
Il regista (debuttante, e si vede!) sembra sapere questa cosa e cuce la trama addosso al personaggio anziché viceversa.
E' così che la storia di un ex soldato in cerca di redenzione finisce invece col diventare un altro film in cui il protagonista (in smoking, come in Transporter Extreme, giusto per mantenere riconoscibile la figura) dispensa cazzotti.
La trama che fa da contorno alle scene d'azione si regge in piedi per miracolo, ma non coinvolge.
Montaggio, riprese e colonna sonora non alzano di un solo punto la qualità del prodotto.
Ripeto: l'unico motivo di visione per questo film è la presenza di Jason, anche se il mio consiglio è, se proprio volete vederlo all'opera, di riguardarvi "Transporter: Extreme" o "Mean Machine".