Due uomini completamente diversi come estrazione sociale, ma in fondo molto simili come sensibilità, si conoscono all'ospedale, reparto oncologia. Tutti e due devono affrontare la grave malattia. Dapprima è un vero e proprio scontro di idee, ma come passa il tempo, diventano amici e il più agiato vuole rendere l'ultimo periodo della vita del più povero un incontro comune per affrontare la realtà nel migliore dei modi.
Il titolo originale è "La lista del capolinea". E' un titolo azzeccato e contiene tutto quello che una persona avrebbe voluto fare nella vita, soprattutto ora che gli sfugge dalle dita.
Jack Nicholson e Morgan Freeman sono insuperabili e ci trasmettono emozioni. Ho sempre preferito Nicholson nei film più intensi, rispetto a quelli quasi horror.
In due il dolore si divide e la gioia si raddoppia. Non mi ricordo chi l'abbia detto, ma mi sembra veramente adatto a riassumere questo bel film. Da vedere.
Questo film è un esempio di come sia complesso e difficile confezionare una storia che davvero riesca a toccare l'anima.
L'idea di base è assai buona, quella di tentare di svelare e mettere a nudo la propria essenza interiore sotto la spinta della consapevolezza che ormai il tempo a disposizione è scaduto.
Lo svolgimento è purtroppo inefficace a cogliere e sopratutto trasmettere questa profondità.
Non che i due attori non siano all'altezza del ruolo e non abbiano le capacità potenziali di trasmetterci questa emozione, è semplicemente che Nicholson e Freeman tendono a gigioneggiare su una sceneggiatura a cui manca quello spessore che talvolta questi tipi di film riescono ad avere. Troppo tempo viene speso a far vedere le cose più improbabili che si possono fare quando non si ha più nulla da perdere e sopratutto un sacco di quattrini da spendere, ma tutto senza tentare di coinvolgere lo spettatore in alcuna reale riflessione. La famiglia, l’amore, la paura, la solitudine sono senz'altro sentimenti importanti, ma sembra restino sempre in secondo piano nello svolgimento. Il film è chiaramente piacevole e molti si commuoveranno. Tuttavia, a me pare che si tratti più di espedienti utilizzati dal regista per emozionare il pubblico piuttosto che espressioni di genuino coinvolgimento. Per questo motivo ritengo che questo film rappresenti una occasione mancata.
Premetto che, solitamente, evito di andare a vedere film che trattano questi argomenti, mi sono lasciato convincere da amici, solo per il cast di cui era composto questo.
Jack Nicholson e Morgan Freeman, sono tra il meglio che il mondo cinematografico possa offrire e l'esperienza, la professionalità di cui sono degni portatori, hanno reso, per me, questo film superlativo.
NON PERDETELO!
il modo migliore per parlare della morte, della propria morte anche se è alla porta, è quello di questo film. fa bene a chi è malato di tumore vedere un film del genere perchè da comunque una speranza di vita, una possibilità di reagire con ironia, il credere di poter vivere meglio gli ultimi mesi. ovviamente è un po troppo leggendario che due malati di cancro in metastasi possano avere la forza di fare quello che fanno, ma comunque lancia un segnale di speranza. la frase migliore del film "gli ultimi mesi della sua vita sono stati i migliori della mia" : bella anche la sceneggiatura e ovviamente bravissimi gli attori