E' la sua comicità, il suo modo di essere diverso agli altri a rendere Troisi unico. Un personaggio che non dimenticheremo mai, e come non ce ne saranno più. E' uno spettacolo vederlo recitare.
Che dire... Se c'è un film di Massimo che possa precedere lo slancio poetico verso il sublime, questo, è decisamente le vie del signore.
Il mio preferito di Massimo, non solo perchè è lui il regista, ma perchè è un film d'una portata filosofica altissima; lui, comico, dalla battuta imprevedibile, cattura un'idea, una sembianza, anche fisica potentissima.
Il suo lavoro, qui come in ogni altra perla che ci ha donato è grandissimo.
Massimo forse è stato poco capito:pochi han valutato le sua qualità intellettual-psicologiche; chi lo ha fatto, forse in pochi, han capito che in questo film non è un attore qualunque a recitare...
Massimo mi manchi....
Anche io adoro questo film, che ritengo tra i suoi forse quello più sottovalutato ed incompreso, forse proprio perchè più ambizioso e complesso dei precedenti. A parte l'ottima ricostruzione storica, c'è una allo stesso tempo approfondita ma cmq lieve e delicatissima analisi dei rapporti familiari (in particolare quello col fratello), amicali ed affettivi. E, secondo me, la scena del bacio a Parigi tra il protagonista e l'ottima Jo Champa, seguito da quella finale poeticissima con alle spalle Notre Dame, è forse la più bella del genere fatta fino ad ora nel cinema italiano.
Sicuramente è un film da rivalutare.
Vedo che tra l'elenco dei film recensiti e commentati, manca questo film del mitico, grande, insuperabile Troisi. Che dire, essendo di parte (sono suo accanitissimo fan), è bello come tutti. Questo magari un pò più complesso come trama, ma pur sempre geniale e autentico, con uno spaccato sulla società fascista incredibile, e delle battute, forse in numero inferiore, ma sempre belle, a volte pungenti e caustiche (vedi quella su Mussolini capostazione). Non so, il film è bello e poetico, lo adoro come tutti gli altri di Troisi e anche se non avrò chi segue il mio parere, continuerò a rivederlo ancora mille e mille volte, come tutti gli altri del resto.