Non da 10 perchè è troppo lungo, però ho ritrovato lo Spielbeg dei capolavori degli anni '90 e che si era un po' affievolito con lo scarso "la guerra dei mondi". Qui, almeno per me, chiaramente il regista non prende le difese di nessuno e mostra crudamente una storia di spie e di omicidi che può essere tranquillamente portata ai nostri giorni. Lo sfondo del terribile attentato di Monaco aleggia sui protagonisti che siano del Mossad o Palestinesi e ci fa un po' capire perchè a distanza di più di 60anni quella zona del mondo sia ancora in preda a guerre e lotte intestine e la parola pace sia un vocabolo inconciliabile. La scena finale con le due torri gemelle ha probabilmente il significato che la spirale di violenza innescata andrà a colpire anche quel nuovo simbolo (sono state inaugurate nel 1973 appunto alla fine temporale del film) e gli ultimi dialoghi e la separazione del protagonista con uno dei capi del Mossad lascia senza risposta su come questa assurda guerra che oramai coinvolge tutto il mondo possa aver fine...
Scordatevi la poeticità di Schindler's List. Per Munich Spielberg sceglie di percorrere la strada più semplice: ultrapersonalizzazione della storia, che ruota tutta attorno al protagonista simil-Big Jim, e fiumi di sangue. I dubbi morali legati alla ritorsione israeliana vengono ricondotti esclusivamente all'alveo personale del protagonista, mentre nessuna obiezione sembra essere sollevata nei confronti di uno Stato che si pone sullo stesso piano dei terroristi di cui è stato vittima. In questo Spielberg abbraccia pienamente la visione israeliana. Gli unici scrupoli di coscienza sono a livello personale del protagonista nei confronti delle sue vittime. Mai si mette seriamente in dubbio l'utilità di una tale prova di forza. Per il resto nessuna indagine psicologica, nessuna riflessione originale o innovativa. Soltanto meticolosa, pedissequa e violenta ricostruzione di ogni singolo omicidio. Su tutti campeggia il protagonista, faccia da Rambo americano e fisico da Big Jim. Tutto troppo scontato. Quasi 2 ore e 3 quarti di film sono decisamente troppi.
Un bellissimo film,con un grande attore Bana.
Bella la ricostruzione e la storia successiva.
Sinceramente non so come siano andate veramente le cose,ma il film vale la pena di essere visto
bel mix tra thriller e ricostruzione storica. Spielberg non si schiera apertamente con la vendetta israeliana che, comunque, mostra benevolmente, e evidenzia in parte anche le ragioni della resistenza palestinese. La sceneggiatura è convincente e riesce a supportare l'ottima interpretazione dei protagonisti. Personalmente, avrei accorciato l'ultima mezz'ora, quando la tensione si allenta e i dubbi e le angosce del protagonista si dilungano oltremodo. Comunque, da vedere.
Il film è molto bello e finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di pubblicare una storia che ben tutti conosciamo. E' incredibile l'errore di far usare ad Eric Bana una pistola Beretta 92 SF che all'epoca proprio non esisteva ancora. Lo si vede benissimo anche ad una delle copertine del film. Comunque merita un bel 10.