Un fil con una trama del genere deve perlomeno avere ottimi interpreti a sostegno, per non fare addormentare il pubblico. C'è il grande nome - Tim Robbins - ma non basta. Si dorme dalla prima all'ultima scena.
E' un film a cui non siamo abituati,fatto di silenzi,solitudini, dolore e anche un pò di umorismo.
Mi aspettavo un film diverso ma sono contenta di averlo visto perchè ammiro Tim Robbins da sempre.
Il titolo mi affascinava e, per la prima volta, non avevo letto alcunchè su di esso; così circa un mese fa sono andata al cinema convinta di vedere un bel film.
Ora, però, tutto sta nel considerare cosa è bello. Generalmente do questo giudizio quando certe mie istanze vengono soddisfatte. In questo caso: il montaggio delle scene, le singole riprese, i luoghi, gli interpreti, la musica. Un lungo racconto sulla sordità e sulla cecità usati come cannocchiali su mondi dimenticati (i Balcani i cui rumori sono caduti nel silenzio di coscienze straziate) e su mondi da dimenticare (le intimità tradite).
Rimango un po' così. un gran pianto: sicuramente commuove. e parecchio. improvvisamente cambia la prospettiva: si passa da un film alla vita reale, dentro il film. ed è troppo. stava andanado tanto bene quando improvvisamente mi sono sentita forzatamente messa in uno squarcio di realtà atroce. la sensazione era quella del pretesto di una storia d'amore col fine_buttato lì e dozzinale_di dirci di non dimenticare.. taglierei di netto tutta la scena in cui robbins e l'analista vanno nel retrobottega perchè a)in due minuti mi butti dentro hitler e i balcani così come bigino per chi non se ne ricordasse (dire poi che si dimenticano gli orrori di quei tempi mi sembra eccessivo.. detto con quell'aria da maestrina che parla col bimbo che non si applica..); b) usare quella videocassetta è puerile..). poteva essere un bel film ma ricorrere così ad un vero dramma pubblico (e non ad uno privato come ci si aspettava..) è stato un po' una violenza(o meglio, una forzatura). e soprattutto in effetti non viene a sufficienza giustificato il subitaneo fidarsi di lei. mancava ancora un tot.
ciao
ho visto questo film ieri sera quasi per caso..e devo dire che mi ha toccato nel profondo.mi piacciono i film nei quali la storia si costruisce piano piano, quando piano piano vengono svelati i vissuti dei protagonisti.molto bello soprattutto il finale.bravissimi robbins (come sempre) e la polley (prima vista solo in Non bussare alla mia porta).
Trailer in versione italiana (it) per Persepolis (2007), un film di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud con Paola Cortellesi, Sergio Castellitto, Catherine Deneuve.