apparentemente un film divertente, soprattutto per le battute iniziali, quando il ragazzino descrive la sua infanzia e la sua famiglia. Con tutte le illusioni che questa poteva avere sull'America (una delle due Americhe! "Quella finta!") e sul cambio di vita sperato che poi non c'è, perché, è un dato di fatto che anche quando si va a vivere in un paese diverso dal proprio si tende a conservare il proprio piccolo mondo (che poi non è il proprio, ma quello imposto dalle regole sociali alle quali prima si soggiaceva). In realtà è un film profondo denso di particolari e sfumature che lo rendono un prodotto armonioso. Descritti bene i personaggi, simboli di vari mondi sociali e interiori e dei contrasti sempre presenti in qualunque società. Una menzione particolare merita il personaggio di zia Yolanda, che voleva darsi al cinema e che muore causa matrimonio imposto, per una questione personale, perché mi somiglia, sia di nome che di fatto!
Ho iniziato a vedere il film per caso su un canale satellitare, e subito sono stato attratto dal modo gentile e garbato in cui veniva trattato il tema dell'omosessualità, sempre bistrattata nei film o raccontata con risvolti da film porno. La storia è semplice, ma ben incentra le problematiche incontrate quando in famiglia si scopre un filgio gay. La figura della famiglia italiana è più da soap opera che da film, ma in tutti i film che parlano di famiglie italiane il trattamento è lo stesso. lo consiglio
Film bellissimo, divertente ti fa ridere dall'inizio alla fine. Gli attori sono bravisssimi in particolare i genitori del protagonista, sono fantastici.
Lo consiglio a tutti.
Non credevo che si potesse trattare di un tema come quello dell'omosessualita',in maniera cosi' garbata e giusta,altri film o sono decisamente volgari e offensivi o ose'.davvero mi e' piaciuto moltissimo.