Solo un a persona cinematograficamente ignorante può definire questo film noioso. Western a tinte fosche con una splendida fotografia e una storia volutamente incompleta e quasi lacunosa fino a trascendere nel cupo mistero..ancora me la sogno quella scena quando il giustiziere si spoglia e mostra le numerose cicatrici-mortali- e la donna urla: Chi sei tu??!!-. Numerosi i richiami al mitico Shane de "Il cavaliere della valle solitaria"(1953). La storia del giustiziere senza nome e dal passato misterioso non stanca mai. Adoro anch'io Leone ma vorrei consigliarti di guardare anche i film del divo Peckinpah("Il mucchio selvaggio","Pat Garret and Billy the Kid").
Clint cerca di riesumare un genere morto da anni, e ci riprova con questo buon western. Il film è ben strutturato ed omaggia i classici: da "Il cavaliere della valle solitaria" trae la trama e i personaggi in generale, spostando temporalmente la storia, se nell'originale eravamo all'epoca dei pionieri, ora siamo negli anni post-febbre dell'oro; la sequenza finale prende evidentemente spunto dalle scene del duello di "Per un pugno di dollari" e "C'era una volta il West" ( notate il movimento di macchina circolare fatta durante la resa dei conti ).
Eastwood si conferma un discreto regista, ma il meglio deve ancora venire
Bravo riccardo! hai pienamente ragione! solo un'ignorante puo' definire questo film noioso. un film complesso che attorno alla figura del cavaliere solitario che questa volta rapresenta un profeta costruisce una riflessione sul western delle miniere d'oro, sulla bibbia e sulla legge del piu' forte. un film molto misterioso, intenso e tesissimo che lascia inrisolte certi dettagli del film. una fotografia gelida, splendida, con un clint eastwood bravissimo e un finale da paura. violenza, religione, sangue, oro, padroni e sottomessi, fango e pietra. se tutto questo si puo' definire noioso, allora non posso che dividire l'opinione di riccardo.