Vittorio De Sica ha segnato la storia culturale del nostro cinema...nel senso che lo ha praticamente raso al suolo attraverso una buona dose di solenni e insostenibili bidonate.
LADRI DI BICICLETTE ne è l'esempio,assieme a UMBERTO D.e al dimenticabilissimo SCIUSCIA,più eclatante e,in fondo,vergognoso.
Un bianco e nero da fare invidia al più pezzente dei fotografi si somma a un cast di attori catastrofico...questa presa per la m*** dei poveri è inaccettabile,specie in ambito tecnico-visivo,dove tutto puzza ormai di vecchio e stantio(peggio di questo soltanto i prodotti scadenti di Roberto Rossellini con il suo disastroso PAISA.
Il fetore di vecchio e sporco si respira a ogni scena,Lamberto Maggiorana è un buono a nulla,i dialoghi una summa di incompetenza,l'intreccio narrativo ridicolo:una bici rubata,un figlio piccolo con la puzzetta sotto al naso che si preoccupa più di strafogarsi di pizze che di aiutare il padre.
Sono questi i film che hanno rovinato il nostro cinema e certo non ce confronto con la stupenda analisi sociale di NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI:OGGI,altro che questa porcheria a cui i nostri critici cinematografici morti di fame con la puzzetta sotto al naso si sono inginocchiati urlando alla settima arte spiattellando il tutto sui loro inutili dizionari di cui non frega una benemerita cicca a nessuno.
Angoscioso con una colonna sonora che dice tutto...film molto triste,,,, uno dei miglior film degli anni 40'' e italiani di sempre.......scena finale che ruba la bici x la disperazione e viene bloccato subito.con il piccolo bruno che piange x il padre che viene spintonato dalla folla e il proprietario lo lascia andare x compassione e vedere padre e figlio andarsene con lo scorcio romano sullo sfondo con la paura e speranza x il domani mette tanta angoscia............
Uno dei miei film preferiti della storia del cinema italiano.
un bambino con un viso che esprime di tutto...gli occhi del padre angosciati...la pena del figlio per il padre...
Dopo tanti spezzoni finalmente l'ho visto per intero e nel finale le lacrime mi scorrevano irrefrenabili. Eppure nessuno era morto, non c'erano stati amori tragici, e non era avvenuta nessuna delle classiche sciagure lacrimevoli dei film veramente "scontati".
Il regista è riuscito a farci partecipi della storia a tal punto che ci ha fatto piangere per un episodio apparentemente banale.
Questa è per me la genialità del film!
Certo non è un film di azione, non troviamo attori di grido o effetti speciali: chi cerca questo tipo di cinema si rivolga altrove.
Qui trova solo un assoluto capolavoro che va visto anche ricordandosi che è un film del 1948.
Questa datazione però non deve scoraggiare i più giovani: se cercate un film intenso e commovente non potete perdervi "Ladri di biciclette", che lascerà sicuramente un segno nel vostro cuore.
L'ho visto e rivisto tantissime volte.... Non mi stanca mai... e che dice che sia supervalutato, evidentemente non ha ben colto nello sfondo psicologico il rapporto tra padre-figlio... Da vedere assolutamente