La trama di questo fortunato thrilling anni '80, entrato negli annali degli scandali, fa ormai parte dell'immaginario collettivo: lui è un padre di famiglia, lei è la moglie comprensiva, l'altra è una newyorkese, sensuale, dolce e intelligente.Lui è Michael Douglas, qui neanche troppo odioso, l'altra è una strepitosa Glenn Close, amante illusasi del grande amore e mortificata quando lui la lascia perdere per tornare in famiglia; Ma non per questo si si arrende: lo rintraccia pretendendo che si assuma le sue responsabilità poichè, guarda un pò, è rimasta incinta, gli porta a spasso l'ignara figlioletta e compie altre nefandezze(quel povero coniglietto!)... Se siete cinefili del genere ad alta tensione noterete la somiglianza tra questo e un film degli anni '70, diretto e interpretato da Clint Eastwood, "brivido nella notte";"Attrazione fatale" non è il suo remake, ne è solo la copia "yuppie" ed ha una metafora più precisa: in una società come quella della Grande mela ci si conosce, ci si piace, ci si ama(come in "nove settimane e mezzo"), poi si torna alle vite di sempre, una volta toltisi lo sfizio.Ma il personaggio di Glenn Close, instabile e con orgoglio femminista, rifiuta questa convenzione: una breve relazione si trasforma in un inevitabile incubo quando lui le dimostra di averla solo usata.Lucidamente diretto da Adrian Lyne(appunto lo stesso di "9 settimane e 1/2", ma anche di un'altro manifesto anni '80 come "Flashdance", "Proposta indecente" ecc), il film è deciso nel denunciare una certa superficialità maschile e nel mettere in guardia chi non si accontenta mai, in un crescendo narrativo che non concede scampo allo spettatore, rimanendo comunque debole di un finale troppo gratuito e violento: i produttori, hollywoodiani doc, lo imposero a Lyne per sostituirlo a quello che lui aveva in girato(Alex-Close- si suicidava sotto gli occhi di Dan-Douglas- che veniva in seguito accusato di averla uccisa), a mio parere moralmente più giusto, oltre che in sintonia con quella "madame butterfly" di cui parlano i protagonisti.Mezza stella in più a giudizio per la performance di Glenn Close, che solo per quella malinconica luce accesa-spenta avrebbe meritato l'oscar.Vi terrà incollati alla poltrona.
avevo visto tempo fa "allucinazione perversa" dello stesso regista, e mi era piaciuto moltissimo; ho deciso di vedere "attrazione fatale" perchè probabilmente è più "vicino" a quello sopracitato come genere (siamo sul thriller, anche se le storie sono completamente diverse) a differenza di altre tipologie come "flashdance" o "9 settimane e mezzo"; la storia parte un pò lenta e sale di ritmo con le prime avvisaglie di follia/gelosia di alex; e qui va aperta una breve parentesi perchè, se il film ha riscosso un discreto successo, deve molto all'interpretazione magnifica di glenn close che stupisce in alcuni frangenti con i suoi gesti, i suoi sbalzi d'umore e le sue espressioni; seconda parte che è in poche parole una battaglia di stalking e mix di emozioni dei due protagonisti; probabilmente la parte più controversa è l'happy ending (anche se dipende dai punti di vista...) con immediati titoli di coda, un pò frettoloso e banale; il mio giudizio complessivo resta comunque positivo ed è indubbiamente un valido thriller da consigliare anche ai giorni nostri, nonostante sia uscito quasi 30 anni fa
io l'ho visto molto tempo fa e lo ricordo perfettamente è sensuale,sconvolgente,erotico e pieno di suspance e ti tiene con il fiato sospeso.é assolutamente il genere di film adatto a me e sinceramente non mi dispiacerebbe vederlo passare di nuovo alla tv, è da tanto che non lo vedo.
Trailer italiano (it) per Kina e Yuk - Alla scoperta del mondo (2023), un film di Guillaume Maidatchevsky con Benedetta Rossi, Virginie Efira, Veronique Boileau.