L'ultimo Boyscout altro non è che la perfetta unione di ritmo narrativo (che un clippettaro navigato come Tony Scott sa dare indpendentemente dalla sceneggiatura), azione e dialoghi ironicamente chandleriani.
Bruce Willis (attore non particolarmente espressivo) interpreta il ruolo che gli è sempre andato più a genio... il detective trasandato, con la barba lunga, che beve, fuma, con un matrimonio in rovina ma che nonostante tutto non si prende sul serio ha sempre un sorrisetto malinconico agli angoli della bocca ed agisce secondo un proprio codice morale.
Nel suo genere, insomma, un film perfetto equilibrato, spiazzante nello svolgimento (seppur scontato nel finale).
Sceneggiatura superlativa e regia adeguata, intrattenimento divertente e intelligente... nell'ambito hollywoodiano è quasi il meglio che possiamo chiedere da un film d'azione.
Troppo bello! Come i tre Die Hard, Willis è l'antieroe per eccellenza: ubriaco 24 su 24 e ironico. La sceneggiatura è perfetta e, nonostante il finale sia un po' scontato, il film ti fa rimanere incollato alla poltrona per due ore senza fiato! Alcune frasi poi sono ormai entate nel vocabolario comune di noi giovani sbarbatelli. Alla prossima raga'!!!!!