Purtroppo nonostante le aspettative positive, il film non mi è piaciuto granché. La storia l'ho trovata molto fragile e poco coinvolgente. La stessa Streep non mi ha molto convinto. Insomma, mi aspettavo una pellicola coinvolgente come i ponti di madison county, ma purtroppo così non è stato. Tuttavia tecnicamente il film è impeccabile, la fotografia è straordinaria e la colonna sonora splendida. Riuscito a metà.
E' uno dei miei film preferiti in assoluto. Il regista Sidney Pollack putroppo recentemente scomparso confezione un film epico, romantico, di grande atmosfera. I paesaggi che fanno da sfondo alla vicenda sono meravigliosi ed è per questo che la protagonista si innamora dell'Africa, dei suoi tramonti e delle sue pianure sconfinate, ma anche della sua gente e delle contraddizioni di questo paese. Il film è basato sul romanzo autobiografico di Karen Blixen. Meryl Streep è a dir poco meravigliosa come sempre nella recitazione e anche Robert Redford è molto bravo nella parte di un avventuriero inglese. Bellissima la sequenza del volo e la musica struggente di John Barry. Splendida la fotografia. Il film ha meritato 5 premi Oscar.
I capolavori sono, nel cinema, quelle opere che uniscono in un'armonia perfetta testa e cuore, ragione ed emozioni con una sintesi felice tra fotografia, musica, dialoghi ed attori.
Questo film ne è una prova. Non voglio mettermi adesso a disquisire più o meno pedantemente sul valore artistico: cosa c'è da dire, che non sia banale, quando si commenta un capolavoro? La storia sentimentale fra i due protagonisti non è convenzionale, ma, pur nell'impossibilità di diventare, per la diversità di carattere, un'unione stabile, raggiunge vette intensissime come a pochi è dato. La musica, maestosa e solenne, fa da complemento ideale alla raffigurazione della perfezione naturale e cioè l'Africa, fotografata al meglio.Non c'è banalità, non ci sono topici, non c'è neanche un eccessivo calligrafismo, come qualcuno ha scritto, o autocompiacimento. Io credo nella moralità di questo film e per moralità intendo (nell'ottica hawksiana e Cahierista)una dedizione leale, sincera e professionale (nel senso migliore del termine)al proprio lavoro, condita dal talento più puro.
Ieri, purtroppo, Sydney Pollack ci ha lasciato. Ho scelto questo film per ricordarlo, perchè credo semplicemente che sia la sua opera migliore. Certa critica va a nozze quando versa tutta la sua bile per stroncare film come questi e, non avendo di meglio da dire, ne criticano "il calligrafismo". Spero che la bile non vada di traverso a quei signori; io, modestamente, mi inchino davanti a questo grande professionista e a questo regista-attore, così americano da un lato e così acerrimo fustigatore dei vizi della "sua America". Chapeau, Mr. Pollack!