Fatto coi piedi, doppiato ancora peggio. L'idea di partenza è carina, ma sviluppata male-malissimo. Un film super-sopravvalutato. Ci sono dei passaggi risibili e vuoti.
"La televisione è la realtà, e la realtà è meno della televisione". Questa vera e propria sentenza entra subito nel vivo della riflessione etica, oggi molto più di allora (il 1983) di scottante attualità: è possibile oggi una comprensione del mondo scevra di ogni influenza massmediatica? Certamente no. E posto questo, ci dobbiamo rassegnare a questa profezia, e lasciare che in noi nasca la "nuova carne", che le nostre menti siano plagiate dal segnale Videodrome, o è possibile porre dei limiti, e discernere ciò che è ammissibile da ciò che non lo è nell'informazione che ci danno i media? Questi pressanti quesiti sono alla base della nostra epoca, e sono domande che si deve necessariamente porre chi davvero voglia guardare con occhio critico l'informazione fornita dai mezzi di comunicazione di massa. Ed è solo uno degli spunti di riflessione, quello della verità nei media, che fornisce il capolavoro di Cronenberg. Sono pochi i film che possano vantarsi di aver previsto eventi futuri, Videodrome è uno di questi.
Si, per me Cronenberg è un indovino perchè già vent'anni prima aveva capito cosa sta per succedere per "colpa" della amata/odiata televisione.Davvero geniale la sceneggiatura anche se un pò confusa, ma cmq avvincente e mai noiosa, diciamo che è una introduzione a Existenz, anche se io ho trovato più accessibile quest'ultimo film pur avendolo visto per primo!vebbè, alla fine si riconferma il puro genio visionario di Cronenberg......un grande!!!!guardatelo e rimanete a bocca aperta...se lo capite!!!
In assoluto il manifesto del cinema di Cronenberg.Questo film però nasconde,a differenza delle altre pellicole del cineasta,un messaggio forte e chiaro che può quasi essere definito "premonitore".Infatti,considerando che all'epoca in cui è stato girato il film la televisione non aveva ancora raggiunto i livelli di degenerazione e inutilità di oggi,questo film può essere considerato come una visione premonitoria di quello che sarebbe accaduto anni dopo,cioè la televisione che diviene strumento di possessione e gestione delle menti.Di conseguenza,questo film sembra quasi volesse mettere in guardia gli spettatori di quelli anni da uno scarno futuro di manipolazione mediatica.Per lo stile,si dimostra ancora una volta pioniere dell'horror psichico,una imponente anticipazione di quel modo di fare cinema che pochi anni dopo avrebbe realizzato e in alcuni punti perfezionato David Lynch.L'uso dell'illuminazione è magistrale nel mettere in risalto,con giochi di luci ed ombre,l'ossessiva follia di alcune scene mettendone però in risalto il significato nascosto.Decisamente un'opera d'arte.