Mi è capitato di recuperare questo film straordinario da far vedere in una classe delle medie al termine di un lavoro sul testo di Shakespeare. Non lo rivedevo da almeno dieci anni, ma l'ho ri-trovato geniale, una trasposizione visionaria che recupera nel profondo tutte le corde del testo originale: l'eccesso verbale che diventa eccesso visivo, la passione immatura e l'amore romantico, la violenza e la tenerezza, il riso e le lacrime, il sogno e la realtà. I ragazzi erano in visibilio, abbiamo tutti riso e pianto (me compresa che ormai non mi credevo più capace di emozioni simili per una storia che conosco da trent'anni) Qui ci sono due genialità che si fondono in un'unica opera d'arte e il risultato è strabiliante...e poi si è mai visto un Romeo più Romeo di questo Di Caprio ragazzino?
l'unico film che ha saputo rendere al meglio la più bella, triste e appassionata storia d'amore mai scritta. attori, regia, fotografia, colonna sonora..tutto perfettamente romantico e lugubre al tempo stesso
gli anni del grunge, dei Nirvana, gli anni senza cellulare, anni ancora ingenui, delle zeppe alte 5 metri...e in tutto questo anche i film più o meno pensati per i giovani erano straordinari, come questo.
Io ho avuto la fortuna perfino di vederlo a scuola, ce l'hanno fatto vedere i professori, oggi non so che csa possano far vedere, forse twilight o 3 metri sopra il cielo?
fantastico film, esteticamente gradevole ma non stucchevole, leonardo di caprio carinissimo con un eroe di anime giapponese, claire danes carina e semplice, una rielaborazione ariosa e moderna ma non kitch
Film così purtroppo non se ne vedono più specialmente tra quelli per i più giovani.
Un film che parte da un'idea. Un'idea bellissima con la quale ci emoziona fin da subito, facendoci vedere le due famiglie rivali, proprio come "famiglie" (mafiose). Le battaglie a singolar tenzone diventano folli sparatorie in automobile. Il forte e quasi opprimente cristianesimo seicentesco si trasforma in quello mafioso, fasullo, fatto di crocifissi e baciati e ribaciati e grilletti premuti e ripremuti in cui si può vedere un omaggio a Scorsese. L'ambientazione è un incrocio fra Rio de Janeiro e New york, con spiagge e grattacieli, proprio come un europeo può immaginarsi la peccaminosa metropoli americana. I (bellissimi) testi di Shakspeare rimangono intatti e la storia, alla fin fine non cambia minimamente. Bisogna aggiungere la eccezionale bravura di Di Caprio che dimostra di non essere un banale idolo da teen-ager ma un vero attore, capace e intelligente. La balla prestazione della Danes che riesce a stargli dietro, senza mai uscire dai contorni, una fotografia perfetta, sempre eccessiva e una regia solida e ben tenuta. Basta una grande idea per un bel film, ma questi altri fattori lo trasformano in un gran film.