Off Key
Tre tenori affermati, e sulla via del declino (un italiano, un francese ed uno spagnolo), le loro mogli, le loro amanti, i loro figli, la loro servitù e i loro amici: questi i personaggi di questa molto frequentata commedia rosa.
Tre tenori e le loro carriere, ora convergenti ora contrastanti, che si ritrovano, dopo anni di volontario reciproco isolamento, per il matrimonio del tenore francese con la figlia che il tenore spagnolo ha avuto con la sua ex moglie ora compagna del tenore italiano.
In questo vortice di scambi e di equivoci si dipana, non senza una certa macchinosità, una trama ricca di colpi di scena e di impossibili intrecci degna della migliore soap opera.
Il film, sostanzialmente, si impernia sulla figura dei tre protagonisti: Fabrizio, il tenore italiano (Danny Aiello / "Broadway Danny Rose" / "Stregata dalla luna") Armand, il tenore francese (George Hamilton / "Il Padrino - Parte III") e Ricardo il tenore spagnolo (Joe mantenga / "Body of evidence" / "Celebrity") i quali interpretano con diligenza e giusta enfasi i propri ruoli. In particolare Joe Mantegna colorisce la propria prova con notevole capacità istrionesca ed ironica.
Attorno a loro ruotano le protagoniste femminili rappresentate da Anna Galiena ("Il marito della parrucchiera" / "La scuola") che interpreta il proprio personaggio, l'ex moglie di Ricardo ora compagna di Fabrizio, con l'eleganza che le è solita, Ariadna Gil ("Camera obscura") nei panni della figlia promessa sposa e Claudia Gerini ("Sono pazzo di Iris Blond") nel ruolo di Violeta una squillo di alto borgo pagata da Ricardo per accompagnarlo al matrimonio al fine di far morire di invidia i suoi colleghi.
Il regista spagnolo Manuel Gomez Pereira gira un film abbastanza divertente che, oltre a mostrarci le bizze e i capricci da divi dei tre cantanti, offre una riflessione, accennata appena per la verità, sui temi dell'arte e del suo sfruttamento commerciale, sui temi del conflitto generazionale tra artisti che sfocia nella scena che maggiormente nobilita il film: quella in cui, dopo l'esecuzione di un brano di musica contemporanea, composta dal figlio di Armand ed eseguita da tre giovani tenori, i tre vecchi leoni si esibiscono nell'aria "Libiam i lieti calici" tratta dalla "Traviata" ingaggiando un'emozionante tenzone canora con i loro più giovani rivali.
Curiosità: durante l'esecuzione del brano lirico si scorge nitidamente, sullo sfondo, la Galiena cantare le parole della famosa aria e la Gerini rimanere invece tristemente muta: scelta del regista o ignoranza - veniale, per carità - della bella Claudia?
Consigliato ai melomani non troppo esigenti.
Das
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