XXVI SULMONACINEMA FILM FESTIVAL
SULMONA (AQ) 3-8 NOVEMBRE 2008 CINEMA TEATRO PACIFICO E ATENEO INTERNAZIONALE DELLA LIRICA - SONIA BERGAMASCO PRESIDENTE DI GIURIA
Dal 3 all'8 novembre torna Sulmonacinema Film Festival: giunto alla XXVI edizione, l'appuntamento diretto da Roberto Silvestri continua a dar voce ai nuovi talenti, con la consueta attenzione per tutte le tendenze del cinema contemporaneo, dalla fiction al documentario, con opere spesso invisibili, o che conquistano la propria visibilità soltanto nei circuiti alternativi, lontano da quelli commercialmente sempre più depressi. Continua anche la ricerca delle opere di cineasti italiani che fuggono all'estero per lavorare (gli "italieni") o stranieri che "lavorano" in Italia. Affiancano Silvestri nella cura delle sezioni Marco Dotti, Federico Ercole, Gabrielle Lucantonio, Elfi Reiter.
Osservatorio privilegiato sul cinema di qualità, il Festival propone in concorso dieci opere prime o seconde valutate da una giuria e composta da studenti di cinema provenienti dalle principali scuole e università italiane che assegna i quattro Ovidio d'argento (miglior film che riceve anche 1.500 euro, regia, attore, attrice, guidata dall'attrice Sonia Bergamasco. In omaggio a lei, si vedrà "L'amore probabilmente "di Giuseppe Bertolucci (Italia, Svizzera 2001).
Nel corso della serata finale Sonia Bergamasco presenta Questo Valzer leggero, breve raccolta di note famigliari. Una silloge di poesie -da lei scritte dal 1995 ad oggi- e frammenti o brani musicali, da Bach a Schoenberg, da Chopin a Grieg. La sua voce - strumento dialoga con lo strumento - pianoforte, affinché ciascun suono sia più "ascoltabile" attraverso altro suono.
In questa edizione, l'istituzione del Premio Soundtrack- Miglior colonna sonora: tra i film in gara verrà anche premiato l'autore della colonna sonora che è autore del film insieme al produttore, al regista, allo scrittore, al fonico, al sound designer, al montatore. La giuria: Sonia Bergamasco, Gabrielle Lucantonio,
curatrice della sezione Soundtrack, Giovanni Guardi di Edizioni Radio Fandango.
"A Sulmona 26 -così Roberto Silvestri in catalogo- nonostante segni di recessione anche cinematografica, di tagli robusti alla cultura, di controlli censori minacciati in modo sempre più prepotente e esplicito da parte dello stato, assisteremo al summit dei cineasti indipendenti davvero, quelli che si autoproducono e distribuiscono i film senza chiedere il permesso, né dei favori, né dei visti censura a nessuno.
Caratterizza questa edizione, nel quarantesimo anniversario del movimento del sessantotto, che fu schiacciato immediatamente da tutti gli stati del mondo, traumatizzati, con il terrore e con i fucili, un omaggio, una retrospettiva dal titolo Sexantotto, all'aspetto passato più in sordina nelle varie rievocazioni dei media. Si tratta di una collezione di film allora scomparsi ('Patriottismo', di Mishima) o mai acquistati dal nostro servizio pubblico o dagli esercenti d'essai ('Chant d'amour' di Genet), o censurati, come 'Io sono curiosa, blu', perché la critica alla socialdemocrazia scandinava opulenta scandalosamente raccordava rivoluzione politica e rivoluzione sessuale, due cose che il potere puritano per necessità tiene sempre ben separate, o manipolati (nel doppiaggio 'Fritz il gatto'), o tagliati o perseguitati (W.R. anche nei paesi dell'est, da dove proveniva quel genio del 'cinema nero' chiamato Makavejev) o troppo sovversivi perché femministi (Helke Sanders e Joaquim Pedro de Andrade).
La particolare attenzione di Sulmonacinema film festival ai rapporti tra musica e immagini, e al ruolo della colonna sonora nella produzione di quella magia particolare del cinema, che trasforma, come dice Godard, 'la notte in luce', che fa vedere cose che i nostri occhi non riescono a vedere (come ci spiegherà anche la misteriosa sezione 'Entanglement' curata da Federico Ercole), infine, ci permetterà di conoscere il lavoro di un altro grande compositore, come Louis Siciliano,tra gli esponenti della nuova generazione il più aperto alle sonorità extraoccidentali".
CONCORSO LUNGOMETRAGGI
COVER BOY di Carmine Amoroso, ANGELI DISTRATTI di Gianluca Arcopinto,TRAMAS di Augusto Contento, GIVING VOICE di Alessandro Fabrizi, CORAZONES DE MUJER di Pablo Benedetti e Davide Sordella, FINE PENA MAI di Davide Barletti e Lorenzo Conte, MÊME PÈRE MÊME MÈRE del Gruppo Malastrada, BEKET di Davide Manuli, RIPRENDIMI di Anna Negri, CHRIS AND DON di Guido Santi, Tina Mascara
Due le anteprime tra i film in concorso:
CHRIS AND DON, la storia di Christopher Isherwood e di Don Bachardy (trent'anni di differenza di età e una vita da inseparabili) raccontata attraverso un materiale inedito, decine di ore di pellicola a colori, girata da loro stessi o dagli amici. È Bachardy a narrare la sua storia, la sua relazione con lo scrittore. E anche le difficoltà che questa comportava.
BEKET, una commedia surreale girata in bianco e nero, usando i paesaggi naturali della Sardegna come assoluti protagonisti del film. Dalla spettralità della Miniera abbandonata di Montevecchio alla magia delle dune di Piscinas, passando attraverso la visione dell'apparizione improvvisa del lago salato di Sale Porcus.
CONCORSO CORTOMETRAGGI
Nel corso della serata finale saranno presentati quattro corti (durata massima 5 minuti), premiati dal pubblico con il Nasino d'argento e 500 euro. I titoli in concorso: Made in Japan di Ciro Altabàs, Punto di vista di Michele Banzato, Autoritratto (1). 1093 disegni di Matteo Fato, Oggi ho altro da fare di Antonello Schioppa,
FILM A SORPRESA IN PRIMA MONDIALE
VICTOR'S NOTEBOOK di Felipe Herba (Usa 1973)
Una 'prima mondiale' assoluta sul tema dell'l'emigrazione. Un cortometraggio di finzione indipendente girato in interni, a Los Angeles, nel 1972, interpretato da un famoso regista e dai figli di altri famosi registi hollywoodiani. È diretto da Felipe Herba un filmaker cubano autoesiliatosi negli Usa.
FRAMMENTO A SORPRESA di Luca Guadagnino
Un piccolo omaggio di Guadagnino al festival. Un inedito frammento del suo ultimo film. Una danza tra la macchina da presa e Alba Rohrwacher. Lo sguardo di alba/elisabetta si posa verso un interlocutore invisibile parla d'amore pensa l'amore. La city degli affari e gli affari dell'arte incombono tutt'intorno/oltre lei.
OMAGGIO
Djibril Diop Mambety a dieci anni dalla morte
Djibril Diop Mambety, padre del cinema africano, affabulatore ironico umoristico e pungente, inventore di linguaggi, associazioni, universi narrativi con i quali raccontare la grandezza della sua Africa. A 10 anni dalla morte una serie di iniziative in tutto il mondo, Sulmona compresa, ricordano questo gigante del cinema.
Contras' City (Francia, 1968) Considerato il primo film comico africano, in esso Mambèty propone un'esplorazione soggettiva, e sarcastica, di alcuni luoghi della capitale, Dakar, terra di contrasti sociali dirompenti, in un'operazione a stretto contatto con la memoria del cinema.
Hyenes (Iene) (Senegal, 1992) è una libera rilettura del dramma 'La visita della vecchia signora' di F. D?rrenmatt, mescolata a una storia che Mambèty aveva sentito raccontare. E' ìl racconto morale di un' anziana miliardaria che rientra nel suo misero villaggio natale 30 anni dopo averlo abbandonato
Et voilà le cinema (1997).ll cinema raccontato ai ragazzini di Gianni Giovanetti e Vittorio Alvino.
In questo corto Mambety racconta la sua fiaba sul cinema che è conoscenza, sogno civile, rivendicazione orgogliosa di identità. Alla sua morte questo short movie, ideato e girato in Burkina Faso diventa il testamento spirituale di un artista e la sua dichiarazione d'amore per il cinema e per la "sua" Africa.
SEXANTOTTO
Un omaggio alla potenza polimorfa del sesso, a tutti i suoi vizi, deviazioni e aberrazioni pre e post sessantottini. Un viaggio nella rivoluzione sessuale del (e dal) '68, l'evento che cambiò il mondo, ma che aveva avuto antenati coraggiosi destabilizzanti in due scrittori maledetti, il francese Jean Genet e il giapponese Youko Mishima.
SONO CURIOSA BLU ( Svezia, 1968) di Vilgot Sjöman
La prima parte (Io sono curiosa giallo), una satira della società svedese, era stato definito il primo grande film politico girato in Svezia. La seconda parte del film è un pamphlet erotico con il quale Sjöman denuncia nell'ambito erotico, la stessa mancanza di impegno personale e di libertà che si riscontra nella vita sociale o politica
PSYCH OUT (USA 1968) di Richard Rush
Una ragazza sorda, scappata dal riformatorio, alla ricerca del fratello maggiore, s'imbatte in un gruppo rock e si innamora del capobanda (un giovane Jack Nicholson). Proverà varie esperienze, tra cui la droga, sarà a contatto col mondo dei figli dei fiori. Nel finale drammatico la giovane cercherà di cancellare dalla memoria le esperienze vissute.
FRITZ THE CAT (USA 1971) di Ralph Bakshi, dal libro di Robert Crumb
Fritz the cat' fu il primo cartone animato vietato ai minori, trattante temi adulti ed opposti a tutti gli altri cartoni animati visti fino ad allora. Fu quindi la giusta incubazione dell'avvento dei manga giapponesi per adulti.
JACK SMITH AND THE DESTRUCTION AF ATLANTIS di Mary Jordan (USA, 2006)
Regista e artista poliedrico, performer difficilmente inquadrabile, ispiratore indiscusso della scena artistica newyorkese a partire dagli anni Sessanta, Jack Smith (1932 - 1989) è al centro del film della documentarista Mary Jordan che, attraverso rarissimi documenti d'archivio e interviste ad amici e collaboratori di Smith ha ricostruito l'atmosfera e l'ambiente quasi magico che gravitavano attorno alla figura dell'artista e al suo appartamento nell'East Village, trasformato in un set permanente,e alla vera, e un pò misconosciuta fucina del New American Cinema
FLAMING CREATURES (USA, 1963) di Jack Smith
Girato a New York nel 1963 è un film capitale per l'avanguardia e l'underground americano. Opera dirompente e trasgressiva, è la lunga, ininterrotta messa in scena di un'orgia di travestiti, ermafroditi, "creature" dalla sessualità ambigua e indistinta. Girato in bianco e nero, con inquadrature particolarmente mosse e una tecnica che ricorda quella dei "blue-movies" del muto il film venne sequestrato dalla polizia e sottoposto a un processo per "oscenità morale" davanti alla NY Criminal Court.
YOKUKO -Patriottismo - Rito di amore e morte (Giappone, 1966) di Yukio Mishima
Unica opera cinematografica diretta da Yukio Mishima,.il film narra il conflitto interiore di un ufficiale tra fedeltà all'Imperatore e il sentimento di amicizia per i compagni che deve condurre a morte. Il tenente, figlio di samurai, sceglie il seppuku.
È un corto profetico: pochi anni dopo, il 25 Novembre 1970, l'artista commetterà pubblicamente seppuku dopo aver simbolicamente occupato una caserma e aver incitato alla rivolta i militari locali. Per questo motivo, tutte le copie in circolazione della pellicola sono state ritirate e distrutte per espressa volontà della moglie di Mishima.
UN CHANT D'AMOUR (Francia 1950) di Jean Genet
Un chant d'amour, unico film di Genet, racconta la frustrazione della passione omosessuale in carcere e l'auto erotismo come programma massimo. Un inno all'omosessualità, soprattutto un inno all'amore.
VEREDA TROPICAL (Brasile 1977) di Joaquim Pedro de Andrade, dal racconto omonimo di Pedro Maia Soares
Episodio del lungometraggio Racconti Erotici. 'Vereda Tropicale' (Sentiero tropicale) parla della vocazione genitale degli ortaggi Un professore universitario confessa a una allieva la sua ossessione per le angurie. Nella colorata cornice di un mercato brasiliano, tra ortaggi e frutta tropicale, serie infinita di possibilità erotiche, uno scambio di consigli e fantasie sessuali.
VOGLIAMO ANCHE LE ROSE (Italia, Svizzera 2007) di Alina Marazzi
Un film sul tema della liberazione sessuale in Italia attraverso i documenti dell'epoca, filmati, fotografie, fumetti, diari.
L'ALTRA (Italia, 2008) di Pietro Faiella
Incubo e ossessione, presenza muta o monologante, "l'altra" è sempre presenza ingombrante e minacciosa, luogo dell'odio e dell'aggressione e allo stesso tempo del riconoscimento e dell'accettazione nella vita psichica della donna. Liberamente tratto da 'La più forte' di August Strindberg
ECO Y NARCISO (Spagna 2003)di Adolfo Arrieta
Ispirato alla versione del mito scritta da Ovidio. L'azione si svolge in un giardino durante la festa del dio Bacco. L'interesse di tutti si concentra sulla presenza del giovane Narciso. Sia gli dei che gli uomini cercano il suo favore senza ottenerlo.
NECROPOLIS (Italia, 1970) di Francesco Brocani
Interpretato da Carmelo Bene, Nicoletta Machiavelli, Eva Krampen, Pierre Clémenti, Tina Aumont
con la scenografia:Tano Festa, Necropolis può considerarsi luogo di eccesso, in senso morale: è la città della morte perché è le città della vita e viceversa, siamo messi di fronte a situazioni emblematiche scelte nel loro momento di deflagrazione. Il film evoca, in un clima sepolcrale, personaggi fuori dal tempo o dalla realtà - come Eliogabalo, Attila, King Kong, Frankenstein, Montezuma- i quali, attraverso deliranti dialoghi e misteriosi riti, vogliono esprimere le paure e le illusioni dell'umanità dalle origini ai giorni nostri.
SCHIFANOSAURUS REX (Italia, 2008) di Francesco Brocani (frammento)
Al Sulmonacinema Brocani regala un frammento del suo ultimo film. Un omaggio a Mario Schifano nel decennale della morte. Un documentario che rimanda nel titolo alla voracità feroce del Tirannosaurus rex, in cui il regista ha voluto metaforizzare la figura di Schifano, per divorare lo schema stantio ed accademico del consueto documentario d'arte, sperimentando una forma assai più vicina a modalità dell'arte figurativa odierna (tra l'altro assolutamente distanti da quelle proprie dell'artista Schifano), cioè di un "allestimento nei modi del cinema" realistico e immaginario, dove Schifano perde quasi del tutto il "peso materiale" modellato nella concretezza della sua vita concreta e diventa un semplice "nome impersonale", una sorta di "riferimento territoriale" - perchè reso immortale dal silenzioso incorruttibile respiro dell'Arte, della Pittura.
EROTICA, ESOTICA, PSICOTICA
Una selezione di tagli di censura da film italiani e stranieri in distribuzione in Italia negli anni sessanta e settanta, realizzata in collaborazione con la cineteca di Bologna, progetto di ricerca "Italia Taglia" (a cura di Tatti Sanguineti, 2000-2002).
Ouverture con 'Anatomia di una donna', documentario ironico di anonimo sulle bellezze del corpo femminile; segue un "elogio alla censura" con "baci lascivi", "amplessi", "convegno erotico a tre", "fellatio", "masturbazione femminile", "scena ironica in teatro su masturbazione, sesso e godimento", "violenza carnale con nudo maschile integrale", "contrattazione di prostituta", "scene sado/maso con frustate", "balletto di travestiti", "amplessi vari", "amplesso consumato all'improvviso, all'impiedi e con foga selvaggia" - per usare i termini dei censori a descrivere il contenuto dei tagli.
I registi: Ken Russel, Bernardo Bertolucci, R,H, Metzger, Miklos Jancsò, Pietro Germi,Jesus Franco, Robert
van Ackeren, Queysane, Daniel Duval, C. Marquand, G. Zagni, Ralph Nelson, Luchino Visconti, Mario
Castellacci, Pier Francesco Pingitore, Luigi Comencini, e altri.
BEFREIER UND BEFREITE (LIBERATORI E LIBERATI/E) (Germania, 1991/92) di Helke Sander
Il documentario in due parti allude alla violenza sessuale operata dai soldati delle truppe alleate alla fine
della seconda guerra mondiale giocando sul doppio senso (intraducibile) della parola BeFreier che significa
"liberatori" ma con la F maiuscola si allude anche a Freier in uso nel tedesco antico che designa "l'amante.
WR - MISTERIJE ORGANIZMA (WR - I MISTERI DELL'ORGANISMO) (Ex) Jugoslavia, 1971
di Dusan Makavejev
Il film è una interpretazione delle idee di Wilhelm Reich, secondo cui non c'è libertà sociale senza libertà sessuale. WR era un film della cosiddetta "onda nera", il nuovo cinema jugoslavo nato negli anni sessanta, nera perché molti film rimasero al buio a causa di problemi di censura e scontri con l'apparato politico burocratico. In Italia fu respinto del tutto
ROM SINTI
Oreste a Tor Bella Monica. di Carolos Zonars (Italia, 1993)
Un racconto sperimentale a metà strada tra uno dei campi rom più famosi in Italia e la trilogia di Eschilo, la sola giunta sino a noi dall'antichità classica. E se l'opera tragica racconta il momento decisivo del passaggio dallo stato mitico alla stato di diritto, attraverso la costituzione del primo tribunale occidentale, l'Areopago, il film di Carolos Zonars testimonia l'autoregolamentazione interna che caratterizza la società rom.
CRIMINI CONTRO I LAVORATORI
THYSSENKRUPP BLUES di Pietro Balla, Monica Repetto (Italia, 2008)
Carlo,un trentenne calabrese lavora al Nord per una delle industrie del settore siderurgico più note: la ThyssenKrupp. Quando nell'aprile 2007 la dirigenza tedesca della fabbrica decide di smantellare lo stabilimento di Torino, Carlo riceve la lettera che gli annuncia, come ad altri suoi colleghi, la cassa integrazione immediata e se ne torna a casa in Calbria. Poi, inaspettatamente, l'azienda rimanda lo smantellamento degli impianti e richiama Carlo a lavorare in linea. La notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, alla ThyssenKrupp torinese scoppia l'inferno. Carlo per una questione di turni riesce a salvarsi, ma la sua vita non sarà più la stessa.
GERD CONRADT
Gerd Conradt è nato nel 1941 in Turingia, Dopo aver studiato fotografia, ha iniziato la sua carriera cinematografica presso il German Film & Television Academy (dffb) a Berlino nel 1966. Ha collaborato con diverse università di Berlino, ha lavorato come regista e autore di documentari per la televisione e il cinema.
Farbtest.6 (Germania, 2008). Berlino 1968, un film sperimentale in cui alcuni giovani uomini realizzano una staffetta scambiandosi di mano in mano una grande bandiera rossa, lungo strade trafficate, l'ultima delle quali porta la bandiera in municipio. La corsa viene ripetuta a Stoccolma, a Sulmona (durante il XXV Sulmonacinema), a Hong Kong. Farbtest.6 è la sintesi di queste quattro staffette che confluiranno in "Colour test of the revolution" con una prospettiva su Pechino.
Die Spree - Sinfonie eines Flusses (Germania, 2007)
Conradt racconta il fiume Sprea -simbolo di Berlino- in tutte le sue sfaccettature come un confine, una via navigabile, una fonte di energia, un luogo di abbeveraggio, un posto di lavoro e di vita - senza tralasciarne gli aspetti più problematici. Immagini affascinanti accompagnate da una sinfonia composta appositamente da Karsten Gundermann ed eseguita dalla Filarmonica di Dresda.
CINEMA E MUSICA
SOUND TRACK: LOUIS SICILIANO, UN COMPOSITORE "PANMEDITARRENEO".
Nella terza edizione della sezione "Soundtrack", dopo Carlo Crivelli, Claudio Simonetti e Paolo Buonvino, musicisti diversi nel modo di intendere la musica applicata alle immagini, si presentano nuovi orizzonti compositivi con la presenza di un giovane musicista, il napoletano Louis Siciliano, una delle figure più poliedriche dell'ambiente delle colonne sonore nostrane. La sua musica utilizza moduli vocali e strumentali delle tradizioni spirituali e popolari con particolare riferimento al bacino Mediterraneo e recupera strumenti musicali ormai caduti in disuso. I suoi campi d'indagine spaziano dalla musica classica araba, persiana e indiana alla Computer-Music, dalla Musica Colta ai linguaggi musicali popolari.
Il film omaggio al musicista sarà Il rabdomante (Italia, 2006) di: Fabrizio Cattani.
Nella stessa sezione viene proposto Le son de David Lynch (Francia, 2007),regia: Elio Lucantonio e Michaël Souhaité. Un documentario che esplora ogni sfaccettatura del lavoro sul suono complesso ed appassionante che il regista David Lynch porta avanti dal suo film d'esordio, Eraserhead: dall'utilizzo di stili musicali radicalmente opposti fino agli effetti sonori, passando dal sound design o dal timbro di voce degli attori.
IMPIGLIATI NELLA REALTA' "Entanglement"
Se l'occhio umano è insufficiente a inseguire le catene rigorose di una logica che va oltre la visione forse l'occhio superumano della macchina da presa può guardare e rappresentare l'invedibile e raccontarlo. Giocando con l'ignoto per liberarci dalla gabbia della realtà convenzionale in cui siamo impigliati. Come extraterrestri intrappolati su un pianeta primitivo, senza nessuna speranza di potere riparare l'astronave che li riporterà tra le stelle. (Federico Ercole)
From beyond (USA 1986) da un racconto di H. P. Lovecraft - Regia: Stuart Gordon .
Da un folgorante e brevissimo racconto del grande scrittore Lovecroft un capolavoro sado-mutante di Stuart Gordon e Brian Yuzna degli anni '80.
Lo zio Simon (Uncle Simon) (USA, 1963), dalla quinta stagione della serie di Twilight Zone (ai confini della realtà). Regia: Don Siegel.
Capolavoro del cinema alla tv diretto da Don Siegel,questo episodio è un dramma familiare dalle tinte quasi aldrichane scritto magistralmente da Rod Serling: l'incubo "afterlife" di uno scienziato deceduto che sopravvive nel corpo di un automa, continuando ad angariare la nipote che aveva sognato una cospicua eredità.
Guerre stellari:il potere della forza (Usa, 2008) (STAR WARS THE FORCE UNLEASHED)
versione italiana delvideogioco prodotto da Lucasarts.Scene animate in computer graphic di questo colossal videoludico che si svolge tra il terzo e il quarto capitolo della saga cinematografica di George Lucas. Un viaggio spettacolare nelle galassie lucasiane, all'alba della nascita della ribellione. L'amore all'ombra del lato oscuro
CINEMA A SCUOLA
Tre appuntamenti mattutini per le scuole di ogni ordine e grado, legati al programma del Festival.
Il topolino Marty e la fabbrica di perle di: Juan Pablo Buscarini, Il mio sogno più grande di Davis Guggenheim, Persepolis di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud sono i film di cui quest'anno Sulmonacinema offre la visione agli studenti della Valle Peligna.
(03 Novembre 2008)
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