PREMIO FONDAZIONE FELLINI A ROMAN POLANSKI
IL 15 E IL 16 DICEMBRE, PRESSO IL CINEMA FULGOR DI RIMINI, AVRÀ LUOGO LA SECONDA EDIZIONE DE IL MIO FELLINI.
Un appuntamento di grande impatto culturale che coinvolgerà tutta la città e che si concluderà con la consegna del Premio Fondazione Fellini al regista Roman Polanski.
Come lo scorso anno, la Fondazione Federico Fellini ha invitato illustri esponenti del mondo dello spettacolo e della cultura che nell'occasione esporranno il loro personale rapporto con l'arte di Fellini e sveleranno il modo in cui la figura del Maestro ha influenzato la loro vita e la loro opera. Non sono stati coinvolti né i testimoni diretti della vita del regista riminese, né i suoi collaboratori; si è preferito chiamare a confronto personalità che hanno conosciuto Fellini soprattutto attraverso le sue opere elaborandone i contenuti e il linguaggio nel proprio immaginario.
Sabato 16, intorno alle ore 18, Pupi Avati, Presidente della Fondazione, consegnerà il Premio a Roman Polanski, il quale, come Martin Scorsese nel 2005, a conclusione del convegno, porterà il suo contributo illustrando il suo personale rapporto col Maestro.
Il panorama culturale internazionale deve molto all'arte di Federico Fellini. Il suo cinema è più che mai vitale, è un punto di riferimento con cui è naturale confrontarsi e creare un dialogo. Questo il senso de Il mio Fellini, una manifestazione prestigiosa a cui anche quest'anno hanno aderito grandi nomi.
Per primo, Carlo Verdone: il noto attore e regista romano aprirà i lavori del convegno venerdì 15 alle 16.30, con un intervento riguardante i film del primo periodo di Fellini, da lui amati particolarmente, e illustrerà alcune sequenze de Lo sceicco bianco (1952), I vitelloni (1953), Il bidone (1955) e La dolce vita (1960). Le altre personalità che hanno accettato di intervenire come relatori sono: lo scrittore e sceneggiatore Vincenzo Cerami, che ha collaborato con molti registi italiani tra cui Marco Bellocchio, Gianni Amelio e Roberto Benigni; Giorgio Faletti, attore e scrittore dal talento poliedrico che in questi ultimi anni è diventato un caso letterario dedicandosi con enorme successo alla scrittura di gialli; il giornalista e scrittore Roberto Cotroneo noto per le "stroncature" letterarie sull'inserto domenicale de "Il Sole 24 ore" e per le sue collaborazioni con settimanali e quotidiani quali "L'Espresso", "L'Europeo", "Panorama" e "L'Unità"; Gianni Vattimo, filosofo e docente universitario; Domenico Starnone, insegnante, giornalista, scrittore e sceneggiatore; il musicista e compositore Andrea Guerra, autore di celebri colonne sonore; il regista Giuseppe Piccioni (Luei dei miei occhi, La vita che vorrei, ecc..); Luca Raffaelli, considerato il massimo esperto italiano di fumetti e cartoni animati; il pittore Vittorio D'Augusta; il critico cinematografico e storico dell'arte Marco Vallora; l'architetto Pier Luigi Cervellati; infine il Direttore della Cineteca di Rimini Miro Gori, poeta, storico, saggista e organizzatore di festival e manifestazioni cinematografiche.
Ma gli appuntamenti non finiscono qui. Venerdì sera, a conclusione della prima giornata di lavoro, in omaggio a Roman Polanski, sarà proiettata una delle sue opere più celebri, Rosemary's baby, che Fellini dichiarò di amare particolarmente e che annoverò tra i suoi 40 film preferiti. Girato nel 1968, Rosemary's baby è considerato da molti critici il miglior film horror della storia del cinema. Tra gli interpreti principali: Mia Farrow, John Cassavetes, Ruth Gordon.
Tratto dall'omonimo romanzo di Ira Levin, la storia tratteggia la vita di una giovane coppia di New York in attesa del primo figlio. La futura mamma, è confusa e spaventata e suo marito, attore ambizioso e di poco successo, fa un patto col diavolo per poter sfondare nel lavoro. Ruth Gordon vinse l'Oscar come migliore interprete non protagonista. Il film sarà proiettato al cinema Fulgor, alle ore 21.30.
L'ingresso è libero. Una retrospettiva completa sul regista polacco sarà organizzata a Bologna, presso la Cineteca Comunale e inaugurata da Polanski stesso domenica 17 dicembre.
Sabato 16 alle ore 19, dopo la consegna del Premio Fondazione Fellini a Roman Polanski, verrà inaugurata, nelle suggestive sale di Castel Sismondo, Il lungo viaggio di Fellini. Sogni, disegni, film, una mostra dei disegni di Federico Fellini che hanno trovato forma animata nel film Il lungo viaggio di Andreij Khrzhanovskij. Realizzato nel 1997, il documentario mette in scena alcune delle immagini che il Maestro riminese ha realizzato per fissare i personaggi, le ambientazioni e le atmosfere che avrebbero trovato forma nei suoi film. Si tratta di testimonianze d'arte felliniana sceneggiata e raccontata fuori campo dal poeta Tonino Guerra. Il film, che recentemente, al Festival di Palazzo Venezia a Roma, ha ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica come miglior documentario sull'arte italiana, sarà proiettato, ad intervalli regolari, in una sala attigua alla mostra dei disegni.
Sarà ancora possibile visitare, fino al 20 gennaio 2007, al Museo Fellini in via Clementini 2, l'esposizione fotografica G. Mastorna opera incompiuta. La mostra, che ha ottenuto un grande riscontro di pubblico, raccoglie le fotografie scattate da Tazio Secchiaroli negli anni sessanta durante i provini che Federico Fellini fece a Marcello Mastroianni, a quel tempo candidato al ruolo di protagonista de Il viaggio di G. Mastorna, il film non fatto più famoso della storia del cinema.
(11 Dicembre 2006)
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