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Love + Hate
"Odio e amo. Perché io faccia questo, forse domandi. Non lo so. Ma sento che accade e mi tormento". I versi di Catullo si addicono perfettamente a questo film inglese, in cui i protagonisti vorrebbero amare, ma a cui le convenzioni e le tradizioni impongono l'odio.
Adam è un ragazzo inglese di una cittadina industriale nell'Inghilterra del Nord, la sua è una famiglia xenofoba che gli ha inculcato l'odio e il disprezzo per l'altro. Insieme al fratello passa le serate a spaccare le vetrine dei negozi pakistani e a disquisire con gli amici di supremazia della razza. Finché Cupido non gli tira un brutto scherzo e lo fa innamorare, contro la sua volontà, di Naseema, una ragazza mussulmana di origine pakistana. Adam cerca in tutti i modi di allontanarla ma la passione e l'attrazione sono più forti delle convinzioni familiari.
Parallelamente viene portata avanti anche la storia che lega Yusef, fratello di Naseema, a Michelle, una disinibita ragazza inglese, collega di lavoro di Adam e Naseema.
"Love + hate" non si discosta molto da tanto cinema inglese che utilizza l'amore contrastato tra ragazzi di etnie diversi per mostrare i problemi razziali di una società che si rivela aperta solo nella multietnica Londra, vista qui come un paradiso di tolleranza.
Dominic Savage prende come modello "Un bacio appassionato" di Ken Loach, ne elimina del tutto la componente più leggera e si concentra interamente sul melodramma sentimentale, sulla difficoltà a lasciarsi alle spalle amici e famiglia per poter vivere pienamente i propri sentimenti.
La storia, però, è piena di luoghi comuni: la ragazza mussulmana che a 17 anni non ha mai avuto un ragazzo, mentre la sua coetanea inglese va in giro mezza nuda e sale sulla prima auto sportiva che le si ferma davanti per fare sesso col primo che capita. E così il fratello di Naseema è molto attento ai dettami religiosi quando deve parlare con la sorella, ma lui è il primo ad infrangerli.
Benché la storia risulti poco interessante e a tratti improbabile (i protagonisti sono in un modo o nell'altro tutti legati tra di loro), sono belle le ambientazioni e le atmosfere, che rendono bene il senso di abbandono di queste piccole città industriali.
La frase: "Queste ragazze inglesi credono che siamo terroristi. Siamo di moda adesso, per questo ci adorano".
Elisa Giulidori
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