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Love Bites - Il morso dell'alba
Ambientato in una Parigi notturna, "Love bites" (Il morso dell'alba) è il primo esperimento sulla lunga distanza di Antoine De Caunes.
La storia è quella di Antoine (interpretato da Guillaume Canet) un "viaggiatore della notte" sempre in cerca di locali dove bere qualcosa fino al mattino. Un giorno per entrare ad una festa dice di essere amico di un certo Jordan, fantomatico personaggio di cui non si sa nulla, e da allora cominciano i suoi guai.
Bisogna dire che l'ambientazione scura è resa molto bene. Parigi sembra una città sotterranea abitata da strani personaggi notturni. C'è anche una sorta di leggerezza che sconfina nell'ironia: il che è un merito. Eppure tutto ha la sensazione del già visto. La ricerca continua di colpi di scena in ambienti a dir poco curiosi (a un certo punto l'azione si svolge in una mostra feticista) che può ricordare un "Fuori orario" dei poveri (ma quello era un gran film!), non convince del tutto perché la sorpresa che dovrebbe colpirci non c'è mai. Anche il finale d'altra parte lo sapevamo già.
Il personaggio interpretato da Asia Argento (Violaine), la nuova dark lady (?) del cinema mondiale è appena abbozzato, e se pure doveva essere così per mantenere quell'aurea di mistero intorno alla figura, non c'è riuscito.
Anche se però la storia non affascina, bisogna dare atto al De Caunes di una regia solida e a tratti originale, anche se riconducibile a tutti i tratti tipici della new wave del cinema francese.
Insomma uno di quei film che una volta uscito dal cinema la prima cosa che ti viene da dire è: boh! Per dirla meglio: se intendeva essere un film horror, non m'ha messo paura; se voleva essere un film d'azione, sono rimasto fermo sulla poltrona; se poteva essere una strana storia d'amore non m'ha emozionato. Lo so che un film non deve per forza ricondotto a dei generi (è tanto più bello quando non lo è), ma almeno le sensazioni!
Anche se non sono mai stato un appassionato di film horror, molti di quelli che ho visto (e vi giuro che non sono pochi) sono riusciti nel loro intento (anche se non saprei dirvi quale), "Love bites" non c'è riuscito. Eppure c'è la notte, il mistero, i morsi sul collo, c'è persino il paletto di legno da conficcare nel cuore del vampiro (un vampiro molto metropolitano). Se la vogliamo dire tutta c'è anche il riflesso di Violaine sullo specchietto retrovisore di una macchina (lo sanno tutti che i vampiri non hanno riflesso essendo non-vivi).
Allora forse una cosa sicura posso dirla: questo errore Christopher Lee non l'avrebbe mai fatto.
Renato Massaccesi
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