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L'esorcismo di Hannah GraceLa recensione del film a cura della Redazione di FilmUP.com di Francesco Lomuscio29 gennaio 2019Voto: 6.0
Senza perdere tempo, si comincia immediatamente con l’esorcismo suggerito dal titolo, nel corso del quale, però, la giovane posseduta Hannah Grace dalle fattezze di Kirby Johnson perde violentemente la vita.
La Hannah Grace il cui cadavere sfigurato viene riposto nell’obitorio dove sta svolgendo il turno di notte Megan Reed, ovvero la Shay Mitchell dal curriculum prevalentemente legato al piccolo schermo, segnando l’inizio di un vero e proprio incubo ad occhi aperti destinato a portare terrore e morte. Perché, man mano che ci si immerge nei lunghi e piuttosto lugubri corridoi della struttura e che qualcuno cui non viene dato ascolto tenta di far capire quanto possa essere pericolosa la salma in questione, quello che prende progressivamente forma non è il consueto racconto per immagini riguardante – a cominciare dal super classico “L’esorcista” di William Friedkin – riti atti ad espellere entità demoniache dall’interno dei corpi di comuni mortali, bensì una sorta di claustrofobico thriller soprannaturale non poco vicino, nel plot, all’”Autopsy” diretto nel 2016 da André Øvredal. Non a caso, come lì avevamo un coroner e suo figlio alle prese con inquietanti eventi nel corso dell’autopsia del corpo non identificato di una ragazza misteriosamente uccisa, anche qui, seppur di maggiore respiro, l’ambientazione è costituita in maniera quasi esclusiva da interni in cui, appunto, la defunta scatena la propria furia omicida. Defunta che si apprende strada facendo non è sufficiente smembrare per poterla annientare definitivamente; mentre, dietro la macchina da presa, l’olandese Diederik Van Rooijen tende a conferire alla oltre ora e venti di visione un certo sapore da slasher movie. Sapore dovuto, ovviamente, alla struttura narrativa che prevede la presenza di ammazzamenti; i quali, però, a differenza di ciò di cui necessita il filone che individua i suoi elaborati maggiormente noti nei vari capitoli delle serie “Halloween” e “Venerdì 13”, mancano di fantasia, tanto più che molto poco ricercati dal punto di vista della loro rappresentazione grafica. Infatti, in mezzo a levitazioni assortite non abbiamo altro che spezzamenti di ossa e un tizio bruciato vivo messi in scena ricorrendo più all’indispensabile utilizzo del sonoro che ad immagini che siano in grado di apparire realmente esplicite. Una scelta stilistica che può anche essere tranquillamente condivisa, ma che, effettuata nell’ambito di un’operazione costruita su lenti ritmi quale è “L’esorcismo di Hannah Grace”, rischia soltanto di trasmettere la giusta sensazione che il lungometraggio abbia molto poco da offrire. Un lungometraggio dalla confezione generale piuttosto professionale e, comunque, non bocciabile, ma che, ulteriormente complici l’eccessiva velocità attraverso cui si svolgono i troppo brevi momenti di tensione ed un epilogo abbastanza prevedibile, finisce inevitabilmente per risultare adatto soprattutto a palati molto facili e a spettatori tutt’altro che abituali per quanto riguarda l’horror in fotogrammi. La frase dal film:
“C’è qualcosa di malvagio dentro di lei, la chiesa ha detto di lasciar perdere” I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE: In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione. |
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