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Le Pressentiment
Dopo una vita passata davanti alla macchina da presa, il famoso attore transalpino Jean-Pierre Darroussin (visto anche recentemente con la Bellucci in "Per sesso o per Amore"), ha deciso di sdoppiarsi. E così per il suo esordio da regista ha scelto di riadattare il romanzo "Il presentimento" del famoso scrittore transalpino d'inizio secolo Emmanuel Bove.
Protagonista della storia, ambientata stavolta ai giorni nostri, è l'ex avvocato Charles Bénesteau. Deciso a dare una svolta alla propria vita fino a quel momento troppo agiata (grazie all'eredità lasciatagli dal padre) e per certi versi "falsa", lascia la moglie e decide di andare a vivere in periferia per dedicarsi alla scrittura di un romanzo. Il suo arrivo in un quartiere pieno di situazioni difficili, non passerà inosservato. La gente è curiosa, e soprattutto quando non vede in se i semi della bontà, cerca di distruggere chi queste qualità le possiede.
In questa Parigi che si gira in bicicletta quasi come fosse Manhattan, le persone si limitano a stare in equilibrio: perdendo di vista le ragioni che le spingono a vivere, si accontentano di perseguire quei piccoli obiettivi che credono li facciano sentire bene. Così è per la casalinga che si "diverte" a mettere in giro falsi pettegolezzi per acquistare stima dai propri vicini, così per l'aristocratica signora che passa i pomeriggi in futili discussioni pur di accattivarsi il favore di un esperto d'arte che gli dovrà valutare due quadri, così per il manager che pensa che un anonima scultura, solo perché fatta in un pezzo unico, valga emotivamente qualcosa. Un mondo al quale il protagonista della storia sceglie di ribellarsi, comprendendo come la vita sia fugace, e le cose si fanno, da fare perché migliorano il proprio stato d'animo.
Ne esce un film allegorico che non perde di vista l'importanza di una narrazione chiara e fruibile per tutti. La satira sottile regala spesso sorrisi, soprattutto nel finale quando grazie anche a delle scelte registiche spesso azzeccate, la colpevole ingenuità degli uomini viene messa a nudo dagli occhi ora consapevoli del protagonista su quali siano le priorità nella vita. Un presentimento che dovremmo avere fin dalla nostra nascita.
La frase: "Chissà se Fernand è davvero mio figlio…probabilmente no visto che all'epoca del suo concepimento io ero a NewYork".
Andrea D'Addio
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