La capagira
Bari, gli ultimi brividi di un inverno molto freddo. Una banda delle piccola malavita fruga nel giorno e nella notte della periferia alla ricerca di un prezioso pacchetto spedito dai Balcani e destinato a non giungere mai alla sua ultima meta. Cosa contiene il pacchetto? Un materiale importante per i personaggi; per lo spettatore invece, un passe-partout che apre le porte di un sottobosco cittadino frastagliato e sorprendente. Il film (il titolo in dialetto barese significa giramento di testa) è diretto da Alessandro Piva, classe '66 nato a Salerno ma che ha vissuto a Bari gli anni del liceo ed è stato scritto in collaborazione con il fratello Andrea, grande conoscitore della vita notturna della città. Costato tra i duecento e i trecento milioni messi insieme dagli stessi fratelli Piva, il film è uscito in sordina il 19 dicembre in un cinema di Bari, dove ha incassato oltre duecento milioni quasi quanto il costo effettivo per la lavorazione, ed ora si appresta a diventare il caso cinematografico italiano dell'anno. Il successo di "Lacapagira" è poi aumentato dopo i grandi consensi avuti al festival di Berlino, dove la platea era davvero entusiasta e divertita da questo film e tutti erano concordi sulle straordinarie abilità del novello regista Alessandro Piva. Oltre alle storie dei ragazzi del luogo che parlano sempre in dialetto (infatti nelle sale della penisola il film uscirà con i sottotitoli) non mancano le storie della Bari città di frontiera con i clandestini albanesi e i connessi traffici, il tutto recitato da attori comici locali che lavorano in teatro o in qualche emittente privata. Molti in città sono però stati i pareri contrastanti: chi l'ha considerato spietato e divertente come la realtà che descrive, chi invece l'ha reputato tremendo e assolutamente non corrispondente alla verità. Ma la critica è stata unanime nell'affermare che in una stagione di flop italiani il film dei Piva dimostra che al nostro cinema più che i finanziamenti pubblici serve l'ossigeno delle idee che a loro proprio non manca.
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