Justin e i Cavalieri Valorosi
C’era una volta un regno lontano che si ergeva nel mezzo delle montagne, governato da ligi avvocati che si occupavano di controllare che le regole fossero rispettate. Justin però, il figlio dell’avvocato più importante della città, non ha intenzione di seguire le orme del padre, ma quelle del nonno. Molti anni prima, infatti, a proteggere il reame ci pensavano i Cavalieri Valorosi, di cui il nonno faceva parte. L’unico modo che ha per far capire al genitore che è davvero il suo desiderio più grande, è trasformare il suo sogno in realtà.
"Justin e i Cavalieri Valorosi" è un film d’animazione spagnolo, prodotto da Antonio Banderas, che ha tutti gli elementi del caro e vecchio romanzo cortese. Ambientato presumibilmente nel Medioevo, la storia si sviluppa tra le corti e la vita dei cittadini del reame, e luoghi fantastici nei quali protagonista è anche la magia: è il racconto di un’impresa fatta per voglia di riscatto e libertà, coraggiosamente portata avanti per amore di una dolce donzella il cui cuore si vuole conquistare.
Come i romanzi cavallereschi di un tempo, l’avventura che nasce dalle azioni di un eroe che combatte per il bene, è il fulcro centrale. L’etica in questo cartone è quindi molto forte, e il trasmettere buoni sentimenti è il fine ultimo di un lavoro cinematografico la cui lavorazione è durata 4 anni, ma che dal punto di vista della sceneggiatura è la copia di prodotti già visti. Lo scontro tra bene e male, un amore non corrisposto, il piccolo protagonista con un destino sventurato, il distacco dallo stile di vita paterno, l’ammirazione per le gesta eroiche passate. Sono tutti elementi che se non sono trattati in maniera creativa, a lungo andare ormai stufano.
Ciò su cui hanno puntato i creatori è la scenografia, realizzata con un’incredibile cura del dettaglio e in maniera davvero magniloquente.
Non riusciamo però a salvare un prodotto d’animazione solo per la resa visiva, visto che neanche le trovate spiritose hanno suscitato una benché minima risata. Justin poteva essere la versione leggendaria maschile di Merida - protagonista di "Ribelle – The Brave" – ma purtroppo non aggiunge nulla più a un genere talmente tanto trattato da risultare per la maggior parte del tempo soporifero.
La frase:
- "Io non voglio fare il cavaliere..."
- "Allora avrai bisogno di un’impresa".
a cura di Valeria Vinzani
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