FilmUP - Recensione: Jesus'son

Jesus'son
È la storia di un ventenne (Billy Crudup, "The Hi - Lo Country") che passa le sue giornate sotto l'effetto delle droghe, rubando o facendo piccoli lavori per cercare di dare un senso alla passione che condivide con una bellissima donna di nome Michelle (Samantha Morton, "Accordi e disaccordi", "Una passione spezzata"). Il suo desiderio è quello di riuscire ad aiutare tutte le persone che gli stanno a fianco, ma i suoi tentativi sono sempre finiti male al punto che anche tra la gente poco raccomandabile che frequenta è conosciuto come "Fuckhead".
Lentamente inizia però la sua redenzione grazie ad alcuni strani personaggi che vanno da un infermiere impasticcato a una donna semiparalizzata che gli insegna ad amare. Riesce così a disintossicarsi e a trovare un lavoro presso una casa di riposo per anziani dove scopre la sincerità della sua compassione per il prossimo e la grazia che tutto ciò comporta.
Diretto da Alison Maclean, il film è tratto dalla raccolta di racconti di Denis Johnson scritta nel '92 e che ha sconvolto e appassionato la critica americana al punto da essere definita "una scarica da 50000 volt nella testa" per il suo immaginario di feroce intensità ed il suo sinistro senso dell'umorismo. Ambientato negli anni '70, è una storia intensa, crudele ma anche esilarante che ripercorre i cinque anni di vita del protagonista e la sua evoluzione; una storia che mette da parte il sentimentalismo e che pone un uomo ormai perduto tra i dimenticati, trasformando lo squallido e l'ordinario in piccole manifestazioni che celebrano bellezza, poesia e divertimento. "Jesus son" è stato presentato l'anno scorso al festival di Venezia.

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