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Hardcore!











Siamo a Mosca dove si risveglia Henry un cyborg che cerca di sfuggire da Akan una potente organizzazione che sta realizzando in serie questi soldati metà uomo e metà macchina, che vengono rianimati dopo la morte (un omaggio a “Universal Soldiers - I nuovi eroi” di Roland Emmerich con Jean Claude Vandamme del 1992).
La storia inizia con la fuga di Henry con l'aiuto della geniale dottoressa Estelle, che cercherà poi di salvare dopo che questa verrà rapita dal malvagio Akan (Danila Kozlovsky) in una folle corsa fatta di inseguimenti e battaglie girate totalmente in soggettiva, come il migliore dei videogiochi di “Call of Duty”, lo spettatore viene immerso in una esperienza video ludica totalmente coinvolgente.
Il risultato potrà non essere ben digerito da chi conosce poco i video game, o non sopporta i movimenti di macchina, ma le sequenze girate dal giovane regista russo Ilya Naishuller, al suo primo lungometraggio cinematografico dopo il trionfale debutto dei due video del suo gruppo punk moscovita Biting Elbows, che con Stampede e Motherfucker grazie all'uso della Go Pro ai suoi inizi (oltre 120 milioni di visualizzazioni su Yotube), sono all'origine di questo progetto, è decisamente straordinario.
Le difficoltà, che non si vedono nella pellicola, per realizzare il film con una troupe di 120 persone ed un esercito di stuntman dimostrano come il saper prendersi dei rischi e cercare di innovare un linguaggio cinematografico sia da sempre nel Dna dei Russi, primi nello spazio, primi nello scegliere questa rischiosa operazione (che esce in ben 300 sale nel nostro paese per la distribuzione della Lucky Red) nel cercare non solo di portare un classico sviluppo dei videogame al cinema, ma di fissare ormai quel "POV" il Point of View classico dei videogame, che ritroviamo con costanza sulla rete usato da tutti gli appassionati della minicamera Go Pro, che ha consentito a tutti di mostrare il proprio punto di vista.
Nel cast troviamo un giovane Danila Kozlovsky nel ruolo del telecinetico villain Akan, perfettamente in parte con la sua ironia, Sharlto Copley nel ruolo del divertente Jimmy che spezza l'action con molto humour, e la bella Haley Bennet nel ruolo di Estelle ed un bel cameo di Tim Roth, il tutto per una pellicola decisamente da "vedere", che non piacerà ai videogiocatori e difficilmente annoierà lo spettatore colto, che potrà citare “La donna del Lago” di Robert Montgomery del 1947 (primo film realizzato interamente in soggettiva) a dimostrazione che nel cinema raramente si inventa qualcosa, ma si torna solo con l'uso di nuovi strumenti tecnologici a cercare di coinvolgere il pubblico.
Ultima nota personale le sequenze girate con il sottofondo musicale di “Don't Stop me Now” dei Queen, oltre a fare uscire l'anima di "videoclipparo" del regista già da sole valgono il prezzo il biglietto.

La frase:
"Preparati al peggio, quando pensi che sarà finita , sarà soltanto l'inizio".

a cura di Roberto Leofrigio

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