Fratelli unici
Prima volta insieme sullo schermo per due sex symbol del cinema italiano, Luca Argentero e Raoul Bova. “Fratelli Unici” è diretto da Alessio Maria Federici, che torna sul grande schermo dopo “Lezioni di Cioccolato 2” e “Stai lontana da me”, ma la pellicola sembra svolgere troppo il compitino restando fin troppo ancorata su un livello standardizzato. La pellicola basa interamente sui quattro protagonisti e sulle loro vicende che si intrecciano in modo imprevedibile dopo l’incidente di Pietro, interpretato da Raoul Bova. Il film fa sembrare all’inizio proprio il medico come il più “cattivo”, ma in realtà la sua maschera è stata costruita dopo il peggiore dei gesti compiuti dal fratello figo Francesco, Luca Argentero: portarsi a letto la moglie.
Un rapporto d’amore mai esistito tra due fratelli che ora hanno la possibilità di ricostruire visto che Pietro ha perso la memoria. L’amore fa ricordare al protagonista i sentimenti provati per la moglie Giulia, Carolina Crescentini, a testimonianza che spesso i sentimenti sono più forti di tutto. Miriam Leone è la bella vicina di casa di Luca Argentero del quale si invaghisce nonostante il pessimo carattere.
L’opera è debole, scontatissima per lo spettatore, ma anche divertente e con una comicità leggermente volgare che riesce comunque sia a essere graffiante sia incisiva. Bello il feeling tra i due “fratelli unici”, che regalano una prestazione credibile e convincente. Abbastanza approssimativo dal punto di vista tecnico con una regia che pecca per l’assenza d’inquadrature spettacolari, se si esclude una sequenza sul Gianicolo.
Gli italiani sono ancora in grado di regalare sorrisi sul grande schermo, seppur ormai sembra sempre più evidente che tutto è stato fatto e la perdita di memoria è stata trattata più volte come nel recente “Ti ricordi di me?”. La vera copia però è del film “Se mi lasci ti cancello” dove i due innamorati che si lasciano si fanno cancellare tutto e, proprio come in quest’opera, iniziano una nuova relazione. Indovinate un po’ come finiva il bellissimo film di Michel Gondry? In una battaglia a palle di neve.
Purtroppo è quasi impossibile trovare una completa originalità nei lungometraggi del giorno d’oggi, sicuramente “Fratelli Unici” è in grado di regalare risate e un insegnamento sull’importanza del perdono e dei sentimenti e al giorno d’oggi già questa è base sufficiente, seppur con tutti i limiti del caso.
La frase:
"Questo è il problema, non sono mai stato niente per te".
a cura di Thomas Cardinali
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