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Francia
Nelle rassegne più importanti spesso le grandi sorprese arrivano dalle sezioni minori.
Anche la 66esima Mostra del Cinema non smentisce questa verità, e ci offre questa piccola ma piacevole pellicola all’interno delle Giornate degli Autori.
"Francia" è l’ultima fatica del regista argentino Israel Adriàn Caetano, e arriva dopo "Cronaca di una fuga – Buenos Aires 1977" presentato a Cannes nel 2006.
Tema centrale la crisi e il degrado della nostra società e delle sue fondamenta. Caetano ne analizza la più importante e basilare, la famiglia.
Carlos e Cristina sono separati da tanti anni ma cercano comunque di crescere insieme loro figlia Mariana. La piccola non conosce la ragione del loro allontanamento e si convince di esserne la causa principale. Questo suo dolore non espresso la fa sentire non accettata dal mondo e isolata da tutto e da tutti, anche se è in realtà lei stessa a rifiutare la realtà (usa la musica ad altissimo volume per non sentire i litigi dei genitori e chi non merita la sua attenzione).
Come per ogni bambino sono i genitori i protagonisti del suo mondo, ma troppo presi dai loro problemi e dalle loro complicate esistenze Carlos e Cristina riescono a dedicarle sono briciole del loro tempo.
Mariana si rifugia allora in un mondo dove poter essere felice e in esso "rinasce" con una nuova identità, diventa Gloria per poter avere la possibilità di una vita migliore. La bimba cerca di fare ordine nella sua nuova vita e "ferma" con delle istantanee quanto e chi la rende felice ma le sfugge, primi tra tutti i suo genitori.
Questa analisi della famiglia aiuterà i genitori a comprendere il disagio della piccola e ad aiutarla a superarlo, migliorando anche se stessi.
Una storia di quotidianità, come tante ai nostri giorni. La sua grandezza sta nel parlare di una famiglia che invece di andare definitivamente alla deriva ritrova se stessa e resiste nonostante tutto.
Vera protagonista della pellicola è senza dubbio la piccola Mariana, interpretata dalla brava Milagros Caetano. Grazie alla sapiente regia di Caetano, considerato uno dei più interessanti registi del cinema latino americano contemporaneo, la vicenda diventa un film interessante perché vista da un originale ed intelligente punto di vista.
Sicuramente consigliato a tutti, una pellicola lieve che lascia allo spettatore un sorriso e la speranza di un mondo migliore.
La frase: "Mio padre dice che il mondo è pieno di stupidi, e che lui è il primo. Non è possibile, altrimenti non sarebbe mio padre. Io non sono stupida.".
Giuliana Steri
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