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Autore Munich
gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 12-01-2006 22:50  
quote:
In data 2006-01-12 20:23, Petrus scrive:
quote:
In data 2006-01-12 15:02, gatsby scrive:
C'è una tale ansia in questo film che te la porti dietro ancora per un pò quando finisci di vederlo.





si ma questo è un dato totalmente soggettivo rispetto all'impatto con l'immagine/movimento, non di certo la controprova qualitativa di una pellicola



certo che è soggettivo, ma talvolta si pensa che ci possa essere un soggettivo molto condiviso. Partendo dal tuo presupposto(se ho capito bene) non si potrà dire mai "un film divertente" o aggettivi del genere... Che poi il soggetivo, è poi proprio l'esito di quel rapporto di cui tu parli.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 13-01-2006 00:00  
si, ma la costruzione dell'immagine è un dato oggettivo, non può assumere come metro di giudizio (anche se in parte può influirne) una risultante emotiva
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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 13-01-2006 00:43  
Scusa Petrus, ma se uno si porta dietro un'emozione dalla visione di un film, come anche dalla lettura di un libro, ciò accade perchè qualcuno si è datto pena di costruirla quell'emozione, attraverso un lavoro sul linguaggio che è essenzialmente tecnico. Se questo film trasmette una certa sensazione, vuol dire che almeno da questo punto di vista è ben costruito...

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 13-01-2006 01:10  
Ho discusso molte volte su tale questione, concordo con Petrus. L'emozione è sempre "privata", infatti ci si può legittimamente emozionare anche con una... tranvata, con una scena, una lettura, una musica mal costruita. E' altrettanto vero che una forma oggettivamente perfetta(universalmente riconosciuta tale) non è detto che emozioni. L'emozione non può rappresentare un giudizio critico, di merito, oggettivante, in quanto espressione dello stato d'animo che recepisce in modo diverso a seconda del grado di sensibilità, attenzione, predisposizione e, perchè no", di conoscenza, del soggetto. Conosco persone che si emozionano con i film di Zeffirelli e si addormentano col piano sequenza di L'Infernale Quinlan. Conosco persone che si emozionano con questo regista "dinosauro"... ed io no!

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 13-01-2006 alle 01:13 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 13-01-2006 01:17  
quote:
In data 2006-01-11 00:31, Petrus scrive:
Per ora solo due parole, per mancanza assoluta di tempo, già pubblicate Insomma: Munich, ma anche no




Insomma, il solito Spielberg "vorrei e non vorrei, mi trema un poco il cor...", che gira un film all'anno, o di più, nel tentativo di mettere a segno il capolavoro che non arriva? Manca sempre il famoso soldo (o più di uno) per fare una lira? Se si, non dico prendesse esempio da Malick.., ma che ripartisse da Duel...
Ho smesso di vedere i suoi film, da A.I., meno la guerra dei mondi, purtroppo.., e da come si prospetta questo Munich, su cui ho letto in giro cose che non invogliano a visionarlo, oltre al fatto che recupera alcune soluzioni stilistiche di Schindler’s List - fotografia sgranata, documentarismo (taroccato), ecc - , il film più brutto e disonesto che ci sia, già so perchè non andrò a vederlo.

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 13-01-2006 09:00  
quote:
In data 2006-01-13 01:17, AlZayd scrive:
quote:
In data 2006-01-11 00:31, Petrus scrive:
Per ora solo due parole, per mancanza assoluta di tempo, già pubblicate Insomma: Munich, ma anche no




Insomma, il solito Spielberg "vorrei e non vorrei, mi trema un poco il cor...",



esattamente.
D'accordo con te più fa l'impegnato più alla fine stecca come un cantante lirico che non riesce a tenere la nota troppo a lungo.
Ritornasse a cantare "canzonette" come et, lo squalo, Incontri ravvicinati questi si che erano film indimenticabili.

Anche se fra gli ultimi Prova a prendermi è stata una bella sorpresa.



[ Questo messaggio è stato modificato da: kagemusha il 13-01-2006 alle 09:08 ]

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 13-01-2006 09:21  
quote:
In data 2006-01-13 01:10, AlZayd scrive:
Ho discusso molte volte su tale questione, concordo con Petrus. L'emozione è sempre "privata", infatti ci si può legittimamente emozionare anche con una... tranvata, con una scena, una lettura, una musica mal costruita. E' altrettanto vero che una forma oggettivamente perfetta(universalmente riconosciuta tale) non è detto che emozioni. L'emozione non può rappresentare un giudizio critico, di merito, oggettivante, in quanto espressione dello stato d'animo che recepisce in modo diverso a seconda del grado di sensibilità, attenzione, predisposizione e, perchè no", di conoscenza, del soggetto. Conosco persone che si emozionano con i film di Zeffirelli e si addormentano col piano sequenza di L'Infernale Quinlan. Conosco persone che si emozionano con questo regista "dinosauro"... ed io no!




Ripeto: certo che è privata, il film lo di vede da soli, ma perchè quell'emozione "privata" si verifichi qualcuno ha utilizzato un linguaggio particolare.
Ma se io ti racconto una barzelletta, e te ridi e Petrus ridete, Meskal ride, Kagemusha ride, etc etc. Vorrò dire che quella barzelletta fa ridere, o comunque è raccontata bene.Sicuramente ci sarn persone cui non farebbe ridere, ma di certo ci sono i presupposti per cui molta gente condivida la vostra risata.
Ma poi scusate, allora qual'è lo scopo di un "perfetto" rapporto "immagine/movimento"?
Petrus dice che questo rapporto influisce, io penso che sia la ragione principale, se non l'unica, per cui esiste.

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 13-01-2006 13:06  
non esiste un perfetto rapporto immegine/movimento, ma solo modi più o meno diversi ed efficaci di costruirlo
nè dico assolutamente che la scelta di una modalità piuttosto che un'altra non influisca su una "fruizione privata" della stessa da parte dello spettatore.
Dico semplicemente che, seguendo la consequenzialità logica che avevi dato al tuo post, non si possa assumere una sensazione del tutto soggettiva a elemento dimostrativo dell'efficacia della costruzione dell'immagine.
Quando dal cinema ci sono uscito io, ho tirato uno sbadiglio piuttosto di guardarmi preoccupato le spalle. Ma questo non vuol dire che elementi di indubbia efficacia (come altri di stanca e di banalità) fossero presenti nell'achitettura del film.
Se si dovesse partire (unicamente) da una semplice posizione di appagamento personale, oltre cha a fare critica partendo dal soggetto e non dall'oggetto (per carità, più che legittimo, anche se personalmente non condivisibile) si dovrebbe mandare al macero per lo più la metà dei film-cardine della storia del cinema, a partire dai suoi padri nobili
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 13-01-2006 14:16  
Questo film puzza tanto di propaganda.

L'ennesimo tentativo revisionista di seppellire le colpe di Israele e di cancellare i suoi crimini contro l'umanità?
Andrò a vederlo solo per questo, poichè dei film di Spielberg ne faccio volentieri a meno.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 13-01-2006 14:24  
tu sei uno psicopatico
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For relaxing times make it Suntory time

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 13-01-2006 17:06  
Bah Quilty a me è sembrato quasi più filopalestinese...

comunque questa è la mia recensione

http://filmup.leonardo.it/munich.htm
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 13-01-2006 17:08  
quote:
In data 2006-01-13 09:21, gatsby scrive:
quote:
In data 2006-01-13 01:10, AlZayd scrive:
Ho discusso molte volte su tale questione, concordo con Petrus. L'emozione è sempre "privata", infatti ci si può legittimamente emozionare anche con una... tranvata, con una scena, una lettura, una musica mal costruita. E' altrettanto vero che una forma oggettivamente perfetta(universalmente riconosciuta tale) non è detto che emozioni. L'emozione non può rappresentare un giudizio critico, di merito, oggettivante, in quanto espressione dello stato d'animo che recepisce in modo diverso a seconda del grado di sensibilità, attenzione, predisposizione e, perchè no", di conoscenza, del soggetto. Conosco persone che si emozionano con i film di Zeffirelli e si addormentano col piano sequenza di L'Infernale Quinlan. Conosco persone che si emozionano con questo regista "dinosauro"... ed io no!




Ripeto: certo che è privata, il film lo di vede da soli, ma perchè quell'emozione "privata" si verifichi qualcuno ha utilizzato un linguaggio particolare.
Ma se io ti racconto una barzelletta, e te ridi e Petrus ridete, Meskal ride, Kagemusha ride, etc etc. Vorrò dire che quella barzelletta fa ridere, o comunque è raccontata bene.Sicuramente ci sarn persone cui non farebbe ridere, ma di certo ci sono i presupposti per cui molta gente condivida la vostra risata.
Ma poi scusate, allora qual'è lo scopo di un "perfetto" rapporto "immagine/movimento"?
Petrus dice che questo rapporto influisce, io penso che sia la ragione principale, se non l'unica, per cui esiste.





Se racconto la famosa/solita barzelletta di Pierino al circolo pallottino, presumibilmente farà ridere. Se racconto la stessa barzelleta in questo forum di volponi smaliziati e bastardi di sicuro mi mandate a cagare. Per dire, Andrea, che non sempre si realizza la perfetta condivisione di un dato linguaggio. Anche se credo in un comune denominatore della riconoscibilità, più o meno universale, purchè dato un preciso contesto culturale, su cui si basa il linguaggio artistico, per esperienza, per affinità psico/culturali, per "convenzione". Ma, pur dentro questa comunanza, è pur facile che si verifichino - e per fortuna direi - delle incomprensioni, delle irriconoscibilità. A te fa ridere Sordi, ad esempio, (un'icona/valore culturale che condividiamo insieme), e a me no. Ma il discorso si farebbe lungo e vischiosetto... Ho perso il conto delle volte in cui mi ci sono trovato impelagato. Riccorre spesso, quindi interessa, sotto diversi "nomi". Magari si riprende meglio altrove.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 13-01-2006 17:15  
quote:
In data 2006-01-13 09:00, kagemusha scrive:
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In data 2006-01-13 01:17, AlZayd scrive:
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In data 2006-01-11 00:31, Petrus scrive:
Per ora solo due parole, per mancanza assoluta di tempo, già pubblicate Insomma: Munich, ma anche no




Insomma, il solito Spielberg "vorrei e non vorrei, mi trema un poco il cor...",



esattamente.
D'accordo con te più fa l'impegnato più alla fine stecca come un cantante lirico che non riesce a tenere la nota troppo a lungo.



Si, anche, ma io volevo essere più cattivo. Lo identificavo con Zerlina, quella che vuole mantenere la purezza di sposa fedele e che pure cede alle lusinghe del potente e corruttore Don Giovanni. Una "prostituta" ed una casta diva a mezzo servizio, in entrambi i casi. Il chè è peggio.

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 13-01-2006 alle 17:17 ]

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valy1967

Reg.: 09 Giu 2005
Messaggi: 1002
Da: Roma (RM)
Inviato: 13-01-2006 18:42  
quote:
In data 2006-01-12 20:09, gatsby scrive:
In Munich se la cava, ma non è eccezionale. Il ruolo comunque non è di quelli che ti fanno spiccare.




Te lo farò sapere......
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" Piantata tra i cedri e le querce,sperduta tra il nulla e l'addio"

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 13-01-2006 23:15  
quote:
In data 2006-01-13 17:06, gatsby scrive:
Bah Quilty a me è sembrato quasi più filopalestinese...




In tal caso avrebbe tutta la mia stima! Politica, non filmica...

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 13-01-2006 alle 23:16 ]

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