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Ballistic
Perché non cominciare da qualche riflessione di contorno?
Ad esempio il nome del regista, Kaos. Un nome decisamente adatto a questa "perla" hollywoddiana così solertemente portata sui nostri schermi. Nella sua totale incapacità di gestire una trama, di per se simile ad un noto formaggio svizzero, diamogli comunque atto che ha saputo portare la lunghezza del film a ben novanta minuti inserendo una tale quantità di scene a rallentatore che alla fine ci si chiede se non sia quella la normale velocità della pellicola e le altre ad essere accelerate.
Banderas. E si, è proprio lui uno degli interpreti. Agente speciale dell'FBI esperto nel combattimento corpo a corpo, una sorta di supereroe dei Federali. Perché non qualcun altro? Semplice, Jet Li, Vin Diesel, Wesley Snipes e Stallone avevano tutti declinato l'offerta (mica scemi), me lui no. Probabilmente si voleva preparare al meglio per Imagining Argentina.
Ed ora il film(?). Una bella carrellata d'apertura che la Miramax acquisterà per cambiare la sua presentazione (è identica) ci porta ad una scena in cui assistiamo al rapimento di un bambino da parte di una donna misteriosa, Sever (Lucy Liu / Charlie's angels).
Sever è un ex agente della DIA decisa a vendicarsi del suo capo Gant (Gregg Henry / Payback) che usa l'Agenzia per i suoi scopi personali. Gant ha iniettato al figlio un misterioso congegno, in grado di uccidere senza lasciar tracce, per poterlo facilmente trafugare in America.
Apro una parentesi, nessuno si degna di spiegare cosa sia il "misterioso congegno" - termine che ho coniato io per non definirlo AK563 - che è frutto di una nanotecnologia. Un piccolo robot che può essere iniettato in vena. Chiusa parentesi.
L'FBI ha dei sospetti di doppio gioco, quindi decide di utilizzare il suo miglior agente, Ecks (il bell'Antonio), per trovare il bambino ed incastrare Gant. Problema, Ecks è depresso ed alcolizzato per la morte della moglie (sette anni prima), quindi come stimolarlo? Tua moglie è viva e Sever sa dov'è! Colpo di scena.
Come in ogni fumetto supereroistico che si rispetti i due protagonisti si incontrano, si picchiano un pò, quindi fanno comunella per sistemare il cattivo. Un rapido rito della vestizione (essenziale da Rambo in poi) e quindi la resa dei conti con mille esplosioni, più o meno come gli attributi degli spettatori in sala.
Alla fine Sever sparisce lasciando un origami, finale degno di Blade Runner.
Curiosità: Kaos ha pensato bene di apportare qualche modifica alla trama per "migliorarla". No comment.
La chicca: la macchina di Lucy Liu è targata "BAD" (cattiva).
La frase: "Guarda, mia moglie e mia figlia... si chiama Mali."
"Le vuoi bene?"
"Certo!"
"Allora cambia mestiere."
Indicazioni: Se volete farvi del male...
Valerio Salvi
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