Amore Liquido
Nel leggere che la pornodipendenza è l’argomento cardine del primo lungometraggio diretto da Marco Luca Cattaneo, verrebbe da pensare all’ennesima, furba operazione tempestata di nudità e sequenze audaci camuffate dietro la scusante del film d’autore con intenti sociologici.
Realizzato in HD con soli 25000 euro, invece, "Amore liquido" – scritto dallo stesso regista insieme a Marcomario Guadagni e Davide Turrini – non mostra quasi nulla di esplicito nel raccontare la triste vicenda del quarantenne operatore ecologico Mario interpretato da Stefano Fregni ("2061: Un anno eccezionale"), il quale, convivente con l’anziana madre costretta da un ictus su una sedia a rotelle e alle cure costanti di una badante polacca di cinquant’anni, dedica buona parte del suo tempo alla visione di filmati hard scovati su internet o in mezzo alla spazzatura quotidianamente raccolta.
Ambientata in una desolata Bologna d’agosto rappresentata da soleggiate strade deserte ed ambienti vuoti, una storia di solitudini, quindi, della quale entra ben presto a far parte la giovane ragazza madre Agatha alias Sara Sartini ("L’educazione sentimentale di Eugenie"), che finisce per irrompere come un vero e proprio ciclone nella monotona vita di Mario, risvegliando in lui affetti e sentimenti da tempo sopiti.
E, proprio come l’esistenza di un essere umano destinato a vivere senza i rapporti condivisi da una dolce metà, è in maniera lenta e quasi silenziosa che avanza il film di Cattaneo, trasmettendo fotogramma dopo fotogramma quella certa sensazione di tensione arrecata dal desiderio di sapere verso quale destino si sta dirigendo il protagonista.
Protagonista spesso impegnato anche ad intrattenere conversazioni in chat e che l’imponente Fregni, spalleggiato dal tutt’altro che disprezzabile resto del cast (comprendente anche la Simonetta Solder di "Sbirri"), incarna in maniera magistrale; regalando attraverso un attento connubio di fisicità ed espressioni facciali la figura di un adulto al cui interno, in realtà, sembra essere incastrato il cuore di un bambino eternamente vissuto con il sogno di un sesso da sempre rimasto nell’ambito della virtualità.

La frase:
- "Stasera non mangi?"
- "Non ho fame"
- "Come mai?"
- "Ho incontrato una persona"

Francesco Lomuscio

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