Aliens vs. Predator 2
Nel primo episodio di questa serie consolidata da numerosi film, fumetti e videogiochi avevamo imparato in modo piuttosto inquietante che la terra è il territorio sacro di una misteriosa razza aliena, ipertecnologica e selvaggia, che usa strutture antichissime e dimenticate per compiere ancestrali riti di iniziazione per giovani guerrieri. Tali riti di iniziazione comportano l'uso di un'altra razza aliena (molto più selvaggia e primitiva). Naturalmente portare una simile bomba ad orologeria nella stiva del proprio vascello spaziale non è la cosa più indicata, e naturalmente qualcosa va storto. AVP2 riprende dunque le mosse (prevedibilmente) dalla conclusione del predecessore e dal "seme" che era stato, per così dire, fatto germogliare. Il nuovo predator è così una sorta di "ripulitore" che si reca sul nostro pianeta per sistemare il disastro causato dai propri disattenti simili.
Una delle costanti dei precedenti film incentrati su due mostruosi extraterrestri era l'ambientazione estrema e l'atmosfera in stile militare. Quello che anzi veniva mostrato con grande generosità di smembramenti e spargimenti di sangue era che neppure le squadre elite più addestrate e tecnologizzate potevano offrire un contenimento adeguato ai corazzati "pretoriani" dal sangue acido. In Alien Versus Predator 2 la lotta spaziale viene condotta nel pieno della civiltà occidentale contemporanea, o almeno in quella fetta di civilizzazione così rappresentata in tante pellicole di genere: la minuscola, dormiente cittadina statunitense. Così vengono presentati una serie di tipi umani ricorrenti: lo sfigato innamorato dell'amica dell'infanzia, il fratello maniaco del controllo, lo sceriffo responsabile, il militare di ritorno dal fronte e così via. Il risultato, come si può immaginare, è tutt'altro che originale.
Il film horror made in Usa ha sempre avuto l'ambizione di rispecchiare la realtà, così come i monster movie davano conto della guerra fredda negli anni '50, le pellicole di adesso prendono in esame paure contemporanee più o meno confessate. Con un talento ed un carisma decisamente minori. I due protagonisti alieni durante la loro lunga vita multimediale avevano mostrato una spiccata capacità di incrociare una serie di generi, dall'horror alla fantascienza, al film d'azione, ed ogni pellicola aveva dato di volta in volta risalto all'uno o all'altro aspetto. I fratelli Strause, provenienti dal mondo degli effetti speciali (e si vede) nello scegliere una via non esplorata dalla serie si vanno a cacciare in un campo in realtà tradizionale e sovrappopolato. AVP2 diventa quindi un film dell'apocalisse, uno dei generi più rappresentati degli ultimi anni, negli Stati Uniti post 11 settembre. "L'orrore viene portato questa volta nel giardino di casa".
Slogan ormai reso trito dal cinema e dalla storia.
La frase: "E' assurdo! Il governo non farebbe mai qualcosa del genere...".
Mauro Corso
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