FilmUP - Recensione: I cinque sensi

I cinque sensi
La storia si svolge in un periodo di tre giorni, durante i quali la scomparsa di una bambina cattura l'attenzione dell'opinione pubblica. In questo contesto 5 persone che lavorano o vivono di fronte al parco in cui è scomparsa la bambina attraversano ciascuna la propria crisi esistenziale e le loro storie si risolveranno parallelamente al mistero della scomparsa della bambina.
Ruth (Gabrielle Rose, "Colpevole d'innocenza") è una fisioterapista che si sente colpevole della scomparsa della bambina e quindi tenta di fare amicizia con la madre. Ciò le permette di riavvicinarsi alla figlia, un'adolescente disturbata che conoscerà meglio se stessa grazie alla sua passione per il voyeurismo. Robert (Daniel Mac Ivor) è un uomo ironico che si occupa della pulizia degli appartamenti e lasciandosi guidare dall'olfatto decide di affrontare una nuova relazione con una giovane coppia. Rona (Mary Louise Parker, "Goodbye lover", "Ritratto di signora") è una decoratrice di torte che vuole sviluppare il senso del gusto. E' stata raggiunta in Canada da Roberto (Marco Leonardi, "La sindrome di Stendahl") uno spagnolo che non parla l'inglese ma che cerca di farla innamorare prendendola per la gola. Richard (Philippe Volter) è un oculista che sta diventando sordo e sta cercando di imparare un nuovo modo di ascoltare, ma solo grazie all'aiuto di Gail (Pascale Bussières) riuscirà a sfuggire alla solitudine e all'isolamento.
Diretto da Jeremy Podeswa, il film è un atto di fede nella vita e nell'amore sulle difficoltà che si incontrano quando si cerca di stabilire una relazione profonda e intensa con gli altri. I protagonisti attraversano crisi profonde e ognuno cerca di affrontare la situazione come può o in maniera ottimistica o pessimistica. L' importante è seguire il cuore, far prevalere l'intuizione sull'analisi e avere fiducia nel mondo e nell'amore, affidandoci ai nostri sensi in ogni circostanza.

Scrivi la tua recensione!

Trailer, Scheda, DVD, Recensione, Opinioni