Wild wild west
La guerra di secessione è appena terminata, ma i problemi non mancano nel selvaggio west. Per cercare di risolverli si aggirano due particolari individui , il capitano Jim West (Will Smith ) dai modi un po' rozzi e pronto a far subito uso delle armi e il suo compagno di avventura Artemus Gordon (Kevin Kline) eclettico inventore dai modi sicuramente più raffinati. Tra i due si intrometterà la bella Rita Escobar (Salma Hayek) che contribuirà a seminare zizzania tra i due protagonisti. La missione dei due agenti ,che lavorano per il presidente degli Stati Uniti Grant (interpretato dallo stesso Kline) è quella di difendere la nazione dalla follia di Loveless (lo shakesperiano Kenneth Branagh) mutilato dalla vita in giù che si muove tramite un ragno gigante e che intende rapire i migliori scienziati per ottenere il dominio del paese.
Il regista Barry Sonnenfeld prova a ripetere il successo già avuto con Men in Black sfruttando ancora una volta la brillantezza di Will Smith e cercando di ripeterne il copione anche se in un ambientazione differente. Il prodotto però non giustifica il budget speso per realizzarlo; il film infatti presenta qualche fase un po' troppo piatta anche se non mancano le scene divertenti e originali come quella delle persone nei quadri o il giardino della Casa Bianca utilizzato dalle pecore. Interessanti anche gli effetti speciali, mentre francamente qualcosa di più ci si attendeva dagli attori, considerato l'indubbio valore del cast. Invece sia Smith (che forse non si è ancora liberato dell'etichetta del principe di Bel Air) che Kline e lo stesso Branagh non riescono a far decollare il film, mentre fuori luogo appare Salma Hayek che abbiamo visto molto meglio in film come Breaking Up o Desperado.
Un consiglio per chi andrà a vedere il film: dimenticatevi completamente del vecchio west di Sergio Leone.
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