Una voce per gridare
In un liceo del Queens a New York uno degli insegnanti preferiti dagli studenti viene sospeso. Improvvisamente un gruppo di sei alunni si ritrova a combattere una battaglia che mai avrebbe immaginato di dover affrontare. Il gruppo è guidato da Lester (Usher Raymond, noto artista hip-hop e visto al cinema in "The Faculty"); accanto a lui ci sono Stephanie (Rosario Dawson, "Pazzo di te") una bellona che conduce le trattative con ragionevolezza, Ziggy (Robert Ri'chard) un artista ipersensibile, Rivers (Clifton Collins, "187 Codice omicidio") un piccolo spacciatore, Rodney (Fredro Starr) uno dal grilletto facile che ha una lista di precedenti piuttosto lunga e Lynn (Sara Gilbert, lanciata dalla serie tv "Pappa e ciccia") adolescente in attesa di un figlio. Barricati dentro la scuola, i ragazzi ottengono l'attenzione dei mass-media e gli occhi di un intero paese sono rivolti a loro. Ciò che chiedono non è denaro né un salvacondotto per uscire dalla situazione in cui si sono cacciati, ma semplicemente che venga garantito il diritto a ricevere un'istruzione decente. Diretto da Craig Bolotin, contrariamente a quanto avviene generalmente nei film ambientati nei licei in cui il protagonista è spesso un adulto che cerca di cambiare la vita degli studenti, stavolta sono gli stessi studenti ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni. In un ambiente di totale degrado (come capita frequentemente di trovare nei licei americani) vengono affrontate questioni cruciali come l'importanza dell'educazione scolastica, le disfunzioni del sistema educativo, l'assurdità di una situazione per cui gli studenti devono addirittura combattere per avere un'educazione decente. Nel cast c'è anche Forest Whitaker ("Ghost Dog", "Battaglia per la terra") nel ruolo del poliziotto che diventa strumento indispensabile per il negoziato con gli studenti.
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