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Ti amo in tutte le lingue del mondo
Gilberto (Leonardo Pieraccioni), una volta nuotatore a livello agonistico, sulla soglia dei quaranta anni insegna in un liceo di Pistoia in qualità di professore di educazione fisica. Dopo l'improvviso ed inaspettato fallimento del suo matrimonio, Gilberto vive con il fratello Cateno (Giorgio Panariello), uomo tenero e problematico che vive all'ombra dei successi del fratello atleta. Ma Gilberto è marcato stretto da una ragazzina di sedici anni sua allieva (Giulia Elettra Gorietti), che si dice innamorata follemente di lui e glielo scrive su alcuni bigliettini, come da titolo, in tutte le lingue del mondo. Poi, all'improvviso entra nella sua vita Margherita (Marjo Berasategui), e nasce l'amore.
Ti amo in tutte le lingue del mondo è un film natalizio forse non nelle atmosfere ma sicuramente nell'ambizione di raggiungere un bacino di pubblico ampio il più possibile. Secondo quanto affermato dallo stesso regista si tratta di una storia di amori sbagliati, che non possono nascere o che sono destinati al fallimento. Ed in fondo tutti i personaggi sono animati da un profondo senso d'infelicità, che ne segna inevitabilmente le scelte. Nel cast oltre al già citato Panariello possiamo annoverare Massimo Ceccherini, nel ruolo per lui inedito di frate, quanto mai lontano dal suo repertorio abituale di allegra scurrilità. Degno di nota è inoltre il cantautore Francesco Guccini, nei panni del severo preside della scuola in cui insegna Gilberto: vedere Guccini nei panni di un burbero e conservatore funzionario pubblico non può non strappare un sorriso. La sceneggiatura rinnova l'ormai lunghissima collaborazione artistica tra Pieraccioni e Giovanni Veronesi, recentemente molto apprezzato per un'altra commedia di volti notissimi: Manuale d'amore.
In quest'ultimo lavoro a quattro mani si può notare una certa cura nei personaggi e nelle situazioni comiche, quasi sempre giuste nei ritmi e quasi sempre garbate nel trattare l'innamoramento di un adolescente per una persona matura. L'unica sbavatura forse si può trovare in un eccesso di patetismo nel descrivere Cateno, interpretato da Panariello, ed in generale di sentimentalismo nel raccontare le delusioni amorose dei vari personaggi.
Ma tutto sommato Ti amo in tutte le lingue del mondo è una commedia senza particolari pretese, che non mancherà però di divertire il pubblico in un panorama natalizio sempre piuttosto parco, in quanto a cinema nostrano.
La frase: "Non svenire, siamo svenuti troppo e tutti".
Mauro Corso
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