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Swimming Pool
Sarah Morton (Charlotte Rampling, Portiere di notte, il Verdetto), scrittrice di gialli, va nella casa del suo editore in Provenza per cercare nuove ispirazioni. Mentre ricomincia a scrivere piomba inavvertitamente nel casolare Julie (Ludivine Sagnier, Mariti, mogli, amanti, Otto donne e un mistero), la figlia francese dell'uomo. Dapprima le due si odiano, poi inizia uno strano rapporto di complicità...
"Swimming Pool" è il titolo del nuovo film di François Ozon (Gocce d'acqua su pietre roventi, Sotto la sabbia), poliedrico regista francese. Il cineasta dopo "Otto donne e un mistero" sentiva il bisogno di tornare ad una narrazione più scarna e lineare, affiancandosi ad attrici a lui care e con le quali la comunicazione fosse più semplice e diretta. "Come può fare tanti film uno dopo l'altro? Cosa la ispira?" , queste erano le domande incalzanti che giornalisti e critici continuavano a fare al regista invogliandolo, cosi, a fare una pellicola proprio sul processo creativo. Secondo Ozon scrivere gialli e scrivere sceneggiature sono due tipi di elaborazioni molto simili perciò, trovando come punto di riferimento scrittici quali Patricia Highsmith, Ruth Rendell, Patricia Cornwell e P. D. James, si è messo al lavoro per costruire il personaggio di Charlotte Rampling, assumendola, così, come suo alter ego. Ozon sembra assomigliare sempre di più artisticamente a Fassbinder (autore a lui caro) non solo per la diversità e la quantità delle sue opere, ma anche per la voglia dissacratrice e anticonformista di mostrare la società. La prima parte del film è buona, ben girata, Charlotte Rampling è ispirata ed intensa, la Sagnier dimostra di essere una delle giovani attrici più versatili in questo momento. È un film completamente diverso dai precedenti di Ozon, anche la tecnica narrativa è talmente basilare da farlo sembrare più un film diretto da Chabrol. Solo, che, a differenza del collega francese, il film manca di punti chiave, di colpi di scena, dell'ossessione messa in mostra platealmente, che sfocia, poi, nella follia. Purtroppo la seconda parte non offre quello che ci si aspetta, non ci sono risvolti interessanti, la psicologia dei personaggi rimane rarefatta e il finale risulta banale. Anche il nudo integrale della Rampling è gratuito e fuori luogo. Peccato che questo "fuori registro" dal suo cinema, per Ozon, non sia riuscito bene. La necessità di distruggere gli elementi della sua narrazione (come aveva fatto principalmente in "Sitcom", poi nelle altre opere) ha prevalso sul controllo del film rendendolo frammentario e alla fine, forse, inconsistente. Peccato.
Marco Massaccesi
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