30 Gennaio 2009 - Conferenza
"Ex"
Intervista al regista e al protagonista.
di Francesco Lomuscio

Affiancato dal nutritissimo cast, Fausto Brizzi ha incontrato a Roma la stampa in occasione dell'uscita della sua ultima fatica: "Ex".

L'elemento che maggiormente colpisce di questo film è la commistione di elementi…
Fausto Brizzi: Un anno fa, quando abbiamo iniziato a scrivere il film, ho deciso di prendermi il rischio di realizzare un prodotto capace di far piangere, ma senza perdere il gusto della risata che aveva caratterizzato i miei lavori precedenti. Mi sono quindi reso conto che avevo bisogno di un cast particolarmente assortito e che è stato molto complesso mettere insieme.

Allora diamo la parola al cast…
Elena Sofia Ricci: Anche se ho partecipato solo in minima parte, per me è stato un onore perché fin da subito ho apprezzato la sceneggiatura e trovo che sia proprio un bel film.
Claudia Gerini: Questo è il mio secondo film prodotto da Lucisano, il primo fu "L'anno prossimo vado a letto alle dieci"; a coinvolgermi è stato Fausto e trovo che, sebbene si tratti di un lungometraggio che si rifà alla Commedia all'italiana, appaia come un film tutto nuovo. Poi mi sono divertita a interpretare Elisa, una ragazza in fin dei conti vera, che ascolta il suo cuore.
Claudio Bisio: Io trovai la sceneggiatura molto bella, ma accettai la parte già prima di leggerla. E' stato bello lavorare con Fausto perché ci ha fatti giocare "fuori ruolo", lontani dai nostri standard.
Silvio Orlando: A me telefonò lo sceneggiatore Massimiliano Bruno, ma non dovevo essere nel cast fin dall'inizio, ho dovuto sudare un po' per ottenere la parte e mi sono ritrovato nel film solo alla fine di una serie di circostanze. Spero di essere riuscito a tornare a farvi ridere.
Carla Signoris: Quella costituita da me è Silvio non è una coppia di ex, ma cerca di diventarla e prosegue il progetto. Comunque con Fausto ho ritrovato la leggerezza del lavoro.
Cristiana Capotondi: Questa è la mia seconda prova sia in casa Lucisano che al servizio di Fausto, con il quale avevo voglia di tornare a lavorare, anche perché ho amato il copione e pensavo a una sua prova più matura rispetto a "Notte prima degli esami". Abbiamo viaggiato molto, da Parigi al Sud Africa, dove si è girata la Nuova Zelanda, ma diciamo che il mio episodio è quello che più difficilmente si colloca tra le storie di ex.
Nancy Brilli: Questo film mi è piaciuto tantissimo, fin dalla lettura della sceneggiatura. Non dico quando e dove, ma a me è capitato purtroppo di prendere parte a film che poi non avrei più visto, mentre questo tornerò a vederlo al cinema, perché è divertente e dà agli attori la possibilità d'inventare qualcosa.
Alessandro Gassman: Io sono forse l'unico fesso del cast che non lo ha visto (ride), perché sono un teatrante e giro molto. Fausto è di sicuro una persona che ha molta forza e molto cervello, perché era veramente un'impresa difficile tenere in mano un timone così grande; poi ci tengo a precisare che nessun attore ha subito maltrattamenti durante la lavorazione (ride).
Giorgia Würth: Io mi sento una miracolata a far parte di un cast così, ringrazio i produttori e i compagni di set per avermi fatta sempre sentire a casa, nonostante i loro siano grandi nomi.


Come mai Gianmarco Tognazzi nel film porta la parrucca?
Gianmarco Tognazzi: Porto la parrucca perché nel cast c'era già Claudio Bisio, poi ci sarebbe stata l'inflazione della rasatura (ride). E' il mio primo film prodotto dai Lucisano e spero non l'ultimo, ringrazio molto Fausto perché mi ha fatto tornare dopo tanti anni alla commedia, genere che facevo con Alessandro, e, come lui sa bene, avrei molti trascorsi da raccontargli per girare un eventuale "Ex 2" (ride).

Per Flavio Insinna, invece, questo è il quarto prete…
Flavio Insinna: In realtà non è un quarto prete, c'è stato anche un frate (ride), comunque non ne interpreterò più per un po'. Sono contento di "Ex" perché la riuscita di certi film è dovuta alla collaborazione tra gli attori e, se lavori con colleghi molto bravi, anche le tue capacità si amplificano.

Poi abbiamo Fabio De Luigi, definito da qualcuno il Peter Sellers italiano…
Fabio De Luigi: E' stato proprio Fausto a paragonarmi a Peter Sellers, infatti in suo onore abbiamo chiamato il gatto Cato.

Possiamo parlare di film della maturità?
Fausto Brizzi: Questo credo che sia il mio primo film vero, perché appartiene al genere che preferisco, la commedia romantica capace di emozionare. Anche se già presente nel primo "Notte prima degli esami", la lacrimuccia è qui forse un po' più estremizzata.

Alla fine, il concetto che emerge è che l'amore trionfa, da cosa deriva tutto questo ottimismo?
Fausto Brizzi: In realtà non tutte le storie raccontate finiscono bene, però è vero, c'è un moderato ottimismo. Un ottimismo che viene dalla vita, perché il momento in cui finisce un rapporto è profondamente triste visto dall'interno e buffo dall'esterno, poi la droga dell'amore torna in circolo e si ricomincia.

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