 |
29 Ottobre 2008 - Conferenza stampa
"Baksy"
Intervista alla regista.
di Mauro Corso
Secondo una voce di corridoio incontrollata sarebbe dovuta venire a Roma anche la sciamana alla base di questo film. Evidentemente era solo una diceria priva di fondamento, ma di certo sarebbe stato un evento estremamente affascinante ed insolito. Intervengono alla conferenza stampa Gulshat Omarova, la regista, e Sergej Bodrov, cosceneggiatore e regista di Mongol.
Qual'è la fonte d'ispirazione di Baksy?
Gulshat Omarova: Baksy è basato su personaggi veri. In effetti Bifatima è l'anziana donna ripresa all'inizio del film. Anni fa io e Bodrov eravamo in viaggio in Kazachistan e conoscemmo la vera sciamana, Bifatima. Decidemmo dunque di realizzare un film su di lei. Il processo di scrittura è stato molto veloce.
Ci sono stati problemi per la lavorazione?
Sergej Bodrov: il lavoro di produzione in Kazachistan non è mai facile, soprattutto per una regista donna. Alla fine è andato tutto bene, però ad esempio durante la lavorazione di Mongol, che è durata quattro anni, siamo stati costantemente nel terrore che qualcosa andasse storto. Alla fine siamo sopravvissuti e abbiamo realizzato un buon film.
Com'è stato l'incontro con la sciamana?
Gulshat Omarova: Quando incontri donne così particolari è difficile prevedere se ti accetteranno o no. Alcuni che l'hanno visitata in passato sono stati scacciati ed è stato loro intimato di non farsi vedere mai più. Quando l'abbiamo visitata fortunatamente era di buon umore, mi sorrideva. Le ho chiesto se voleva essere la protagonista, lei non ha detto nulla e mi ha detto di tornare. Sono tornata dieci giorni dopo con dei regali e mi ha detto di no, ma di tornare e così via: ogni volta la risposta era sempre diversa. Ogni volta era come aver a che fare con una donna differente.
Quali sono state le fonti di finanziamento per il film?
Sergej Bodrov: metà del budget viene dal Kazachistan, un altro 40 per cento viene dalla Russia e il 10 per cento da una società francese.
Come mai questo film ambientato in Kazachistan?
Gulshat Omarova: sono nata e cresciuta in Kazachistan, anche se ora vivo in Olanda da sette anni. Per me era molto importante realizzare un film nel mio paese ed era ancora più importante parlare di una donna. La forza e la magia che portano dentro di sé le donne sono per me un aspetto fondamentale della vita. Poi, per più di 70 anni di comunismo nell'Unione sovietica la parola "sciamano" non si poteva pronunciare, però era una realtà che esisteva allora come oggi, e mi è sembrato giusto parlarne.
Lei Bodrov che rapporto ha con il Kazachistan?
Sergej Bodrov: è un paese che amo molto, che mi è vicino. Amo il paesaggio montagnoso, la gente che vive lì, la cucina. Non è facile lavorarci anche perché sopravvivono costumi molto antichi. La verità è che quando inizi un film non sai davvero se lo riuscirai a portare a termine.
Cosa pensa di questa nuova ondata di cinema Kazaco, ormai sempre più presente ai vari festival internazionali?
Sergej Bodrov: non credo sia un'ondata quanto piuttosto un fatto generazionale. I più giovani finalmente si affacciano al cinema con idee e uno spirito nuovo e io cerco di sostenerli come posso: è un cinema sempre più interessante.

Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale: interviste.
|
I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.
 | NEWS
|
|
 |
GUIDA TV
|
|
|
 |
Il video del momento
Cerca CINEMA
Oggi in TV
Box Office
|