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"LISTA D'ATTESA"
siamo andati a vederlo, in anteprima, per voi.
Resoconto del nostro inviato DAS |
Commedia surreal-socialista cubana.
(lunedì 04 Dicembre 2000)
In una fatiscente stazione di autobus di Cuba una variegata umanità è in perenne attesa che giunga qualche autobus che li trasporti a destinazione. Ma gli autobus non arrivano, se arrivano sono strapieni e l'unico mezzo a disposizione della stazione è in avaria. Giunti al colmo della disperazione, dopo aver atteso per più di una giornata, i passeggeri decidono di fare da sé infischiandosene delle rigide regole che la burocrazia impone loro. Tentano, vanamente, di aggiustare l'autobus che non funziona, ed allora trasformano la malandata stazione in un centro culturale dove i passeggeri in attesa possono leggere libri, ballare e, perché no, fare l'amore in apposite stanze a ciò adibite. In un simile clima è facile che nascano e rinverdiscano amori (etero ed omosex), che grigi funzionari si scoprano artisti, che incalliti truffatori diventino generosi e disponibili verso il prossimo. Ma è tutto vero o si tratta di un sogno collettivo?
Il fim di Juan Carlos Tabio, già coregista di "Fragola e Cioccolato" e "Guantanamera", è tratto da un omonimo racconto di Arturo Arango (pubblicato in Italia da Fazi Editore).
È una commedia, a tratti divertente, girata con speditezza dal regista cubano, in equilibrio tra l'onirico ed il reale, caratteristica molto cara ai cineasti latino americani. Unica pecca è forse l'eccessiva lunghezza.
I personaggi sono ben tratteggiati. In particolar modo abbiamo apprezzato quello del cieco, interpretato da Jorge Perugorrìa (Fragola e Cioccolato, Bambola, Volaverunt), il quale, in vena di confessioni, ad un certo punto cita Gassman in "Profumo di Donna". Bravi anche gli altri attori, tutti latini naturalmente, dotati di mimiche esagerate, tra i quali spiccano i bellissimi occhi verdi di Tahimi Alvarino nel ruolo di Jacqueline (animatrice ed ispiratrice della "rivoluzione culturale" della stazione dei pullman); suo alter-ego è Emilio, interpretato da Vladimir Cruz - ha lavorato con David Riondino (Cuba Libre) e Piero Vivarelli (Rumbera) - giovanotto dalle belle speranze.
Battuta del film: una delle passeggere rivolgendosi alla Madonna: "Se fai arrivare roba da mangiare vado al Santuario a piedi, anzi in treno...che è peggio!"
Indicazioni: Consigliato a tutti tranne a chi non crede che i sogni si possano realizzare.
DAS
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