RKO 281
Dopo aver gettato nel panico l'intera America con la sua memorabile e audacissima trasmissione radiofonica "La guerra dei mondi", il giovanissimo Orson Welles decide di intraprendere l'esperienza del cinema e sbarca ad Hollywood. Lo ingaggia George Shaefer, capo della gloriosa casa di produzione RKO, con un contratto astronomico con il quale acquista anche il totale controllo dei film dell'attore/regista.
Welles ha già un progetto per le mani: ispirandosi a William Randolph Hearst, crea la storia di potere e ricchezza di Charles Foster Kane, magnate della carta stampata. RKO 281 diretto da Benjamin Ross, regista inglese salito alla ribalta con un il curioso e anche piuttosto sconvolgente film "Diario di un giovane avvelenatore", racconta dei retroscena e di tutte le difficoltà affrontate dall'allora ventiquattrenne Welles per difendere dal potere di Hearst e dalla distruzione quello che sarà il suo primo capolavoro.
Il film parte dall'inizio del progetto: la sceneggiatura scritta inizialmente da Mankiewicz e totalmente rivista da Welles; la lavorazione che portò la troupe e il cast al totale sfinimento, chiusi e quasi nascosti in uno dei capannoni degli Studios della produzione; le prime rappresaglie di Hearst dopo aver ascoltato alcuni giornalisti parlare della pellicola; fino alla vera battaglia in campo aperto del magnate dell'editoria, nel tentativo di imporre ai produttori hollywoodiani con ricatti e minacce, la distruzione dell'infame pellicola.
Fu soprattutto la fortuna ad affiancarsi a Welles e salvare il film. Hearst infatti proprio nel momento culminante della lotta si trovò a dover far fronte ad un numero sproporzionato di debiti: con il suo potere evidentemente affievolito, i produttori si sentirono più forti e liberi di sostenere la pellicola. "Citizen Kane" (Quarto potere) venne proiettato per la prima volta nel 1941, nel giorno del ventiseiesimo compleanno di Welles (1º maggio) al Palace Theatre di New York.
Il film di Ross, prodotto dai fratelli Scott (Ridley e Tony) è l'occasione di parlare di un grande e geniale regista senza mai toccarne l'intimo ma restando sulla parte pubblica del personaggio. Una panoramica sulla intelligente ambivalenza tra l'artista e il potere; uno scontro-incontro tra due grandi personalità che indubbiamente segnarono il cinema e l'editoria. Rapporto difficile eppure sempre attuale quello tra l'arte e il denaro tanto da riuscire ancora oggi ad essere spinoso. La realizzazione di RKO 281 ha infatti incontrato non pochi problemi: parlare di Hollywood e dei suoi giochi di potere, anche se di 60 anni fa, non poteva certo passare in sordina.
Girato interamente a Londra e con un budget di soli 10 milioni di dollari contro gli iniziali 80, e con un cast d'attori di gran talento, il film riesce egregiamente e senza sbavature a raccontare una storia ben difficile, conservando sempre un perfetto equilibrio tra suspence cinematografica e verità documentaristica.
Valeria Chiari
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